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Cronaca Cava de' Tirreni

Omicidio di Nunzia Maiorano, disposta perizia psichiatrica per il marito

Iniziato il processo in Corte d'Appello a Salerno. Secondo la tesi dei legali difensori, l'uomo, quando colpì con 46 coltellate la moglie davanti al figlio più piccolo, era incapace di intendere e volere

Sarà una perizia psichiatrica a fare chiarezza sulle reali intenzioni di Salvatore Siani, l’uomo che, il 23 gennaio 2018, uccise con 46 coltellate la moglie Nunzia Maiorano, davanti al figlio più piccolo di appena cinque anni. Ieri, nel corso del processo in Corte d’Assise d’Appello a Salerno, il presidente Massimo Palumbo ha accolto la richiesta dei suoi legali (gli avvocati Agostino De Caro e Pierluigi Spadafora) di sottoporlo a perizia medica assecondando, contemporaneamente, anche l’istanza del pg Elia Taddeo, che, oltre ad essersi opposto a tale richiesta, ha ottenuto la sospensione dei termini di custodia cautelare. 

La tesi della difesa

Il processo, dunque, va avanti, con la difesa che ha presentato Appello alla sentenza di primo grado, in abbreviato, che ha condannato Siani a 30 anni di reclusione. Per i suoi legali, però, il giorno dell’omicidio, il loro assistito era incapace di intendere e volere. A dimostrarlo – secondo la tesi difensiva – sarebbe stata anche la manifestata volontà dell’uomo di suicidarsi dopo la morte della moglie. Una versione a cui non credono i familiari della vittima che chiedono che venga confermata la sentenza di condanna di primo grado. La prossima udienza si terrà il 27 gennaio per l’affidamento della perizia ai medici competenti.

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