Abusi sessuali su una minore: padre e figlio assolti dopo nove anni
La drammatica vicenda risale al 2010 quando i due uomini, rispettivamente padre e fratello della presunta vittima, finirono in carcere con l'accusa di pedofilia
Erano accusati di aver violentato una ragazzina di appena 12 anni. Ma ora, a distanza di nove anni dall’apertura delle indagini che sconvolsero la Costiera Amalfitana, due uomini, padre e figlio di Cetara, sono tornati in libertà da innocenti. I giudici della Suprema Corte di Cassazione, infatti, hanno stabilito che il loro arresto fu un errore giudiziario. E che, dunque, non esiste alcuna prova che dimostri la loro colpevolezza. Adesso hanno diritto al risarcimento per ingiusta detenzione, che la Corte d’Appello di Salerno già gli aveva concesso e al quale gli inquirenti si erano opposti, per due volte, con un’impugnazione che ora la Cassazione ha rigettato.
La vicenda
I fatti risalgono al gennaio 2010 quando i due uomini finirono in carcere per 248 giorni con l’accusa di aver abusato sessualmente, sin dall’infanzia, di una ragazzina, di cui sono, rispettivamente, padre e fratello. Nell’inchiesta finirono anche altre persone. Soltanto nel 2016 la Procura chiuse il fascicolo chiedendo l’archiviazione che venne subito accolta dal Gip. Nel frattempo la figlia è stata prima affidata ad una insegnante e poi ad una casa famiglia. Di lei i genitori hanno perso le tracce. Non la vedono dall’apertura dell’inchiesta che – secondo la difesa dei due ormai ex indagati – è venuta fuori da una serie di pettegolezzi arrivati finanche all’interno della scuola che, all’epoca, frequentava la ragazzina. Di qui l’apertura delle indagini.