Cagnetta Chicca, processo a carico di Antonio Fuoco: in 13 chiedono i danni
Il legale dell'uomo si è opposto alla costituzione di tutte le parti civili richiamando una recente pronuncia della Cassazione. Il pm, in fase di repliche, ne ha sostenuto, invece, l'ammissibilità. Decisione attesa in giornata
"Giustizia per Chicca". Gli animalisti con un nastro rosa legato al braccio, attendono, in aula, la decisione del giudice della seconda sezione penale del tribunale di Salerno, Paolo Valiante, che dovrà pronunciarsi se ammettere o meno la costituzione di parte civile di tredici, tra associazioni e comitati, nel processo a carico di Antonio Fuoco che, il 15 febbraio di due anni fa, uccise a calci, nella zona orientale di Salerno, la cagnetta Chicca, una meticcia di un anno.
L'attesa
Al nuovo palazzo di giustizia salernitano è in corso, dopo diversi rinvii, l'ottava udienza a carico del sessantenne, oggi assente, imputato di maltrattamenti e uccisione di animali. Il suo avvocato difensore, presentando al giudice una richiesta di giudizio abbreviato condizionato a dichiarazioni spontanee da parte di Fuoco, si è opposto alla costituzione di tutte le parti civili richiamando una recente pronuncia della Cassazione. Il pm, in fase di repliche, ne ha sostenuto, invece, l'ammissibilità, avallata dai legali delle associazioni. La riserva sarà sciolta nel corso della giornata.
In aggiornamento