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Cronaca Agropoli

A rischio chiusura l'Ospedale di Agropoli: l'appello del bagnino-eroe

A scendere in campo in difesa dell'ospedale, il giovane Pierluigi Caroccia, il bagnino-eroe che rischiò la vita per aver tentato di salvare due ragazzine in mare, sulla spiaggia del litorale capaccese

A rischio chiusura, l'Ospedale di Agropoli che già dal 1° marzo ha visto la sospensione degli interventi chirurgici programmati. Effettuate, infatti, solo  le operazioni chirurgiche di urgenza, a causa della mancanza di personale. Non è in grado, intanto, l'Asl di Salerno, di sostenere le spese per le consulenze esterne nel nosocomio agropolese.

A scendere in campo in difesa dell'ospedale, dunque, Pierluigi Caroccia, il bagnino-eroe che, a giugno, rischiò la vita per aver tentato di salvare due ragazzine in mare, sulla spiaggia del litorale capaccese. Rivolge il suo appello alle autorità competenti, dunque, il giovane che si svegliò dal coma proprio presso l'ospedale di Agropoli: "E' una decisione che a me fa davvero male al cuore, perchè ci sono (ri)nato in quell'ospedale, in quei reparti, soprattutto nel reparto di rianimazione- racconta il giovane - Il mio intento è difendere una struttura che ha salvato tante anime, proprio per la straordinaria capacità lavorativa e umana dei suoi dipendenti: al mio risveglio, ho trovato gente che mi stava accanto, moralmente e fisicamente, mi davano tutto ciò che desideravo, oltre che avermi ridato la vita".

Toccanti, le paroli del giovane: "Erano capaci di togliersi loro qualcosa, pur di darla a me e farmi strappare un sorriso. Entravano la mattina e mi venivano a salutare, finivano il loro turno, e mi passavano di nuovo a salutare, dandomi il bacio della buonanotte, proprio come fa una madre con il proprio figlio. Ora il mio desiderio più grande, è quello che l'Ospedale Civile di Agropoli non chiuda, non per me, ma per tutti noi", ha concluso Caroccia.


 

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