Chiusura dell'ospedale di Agropoli, cittadini pronti alla protesta
Cittadini e associazioni pronti a scendere in piazza, il 6 aprile, per dire "no" alla chiusura del nosocomio cilentano e di alcuni reparti dell'ospedale di Sapri
Un corteo di protesta per dire "no" alla chiusura dell'ospedale di Agropoli e per dire "no" alla chiusura di alcuni reparti del nosocomio di Sapri. mobilitazione in vista per sabaro 6 aprile quando cittadini e associazioni scenderanno in piazza per protestare contro la decisione dell'Asl Salerno di chiudere il nosocomio della cittadina cilentana e alcuni reparti dell'ospedale saprese. Ad organizzare la manifestazione il comitato civico a difesa dell'ospedale (presieduto dal parroco don Bruno Lancuba) e la fondazione Angelo Vassallo sindaco pescatore, presieduta dal fratello Dario Vassallo.
Una vicenda tormentata quella dell'ospedale di Agropoli: aperto nel 2004 dopo una lunga attesa, nel 2008 (nonostante le proteste dei cittadini) il nosocomio uscì, in base ad una legge regionale, dalla rete dell'emergenza. Un provvedimento confermato poi dal un nuovo decreto del 2010, firmato dal governatore Stefano Caldoro. Quindi, nelle scorse settimane, la decisione dell'Asl Salerno di chiudere l'ospedale, le proteste, il ricorso del comune di Agropoli e la sospensiva del Tar, che ha appunto "sospeso" la chiusura della struttura. Il direttore generale dell'Asl Salerno Antonio Squillante sembra tuttavia più che intenzionato ad andare avanti nell'ottica di "ridurre gli sprechi".
Intanto, il prossimo 10 aprile, la Camera di Consiglio del Tar si esprimerà sulla richiesta avanzata dall’amministrazione comunale di Agropoli, guidata dal sindaco Franco Alfieri (foto), circa la modifica del Piano di riassetto della rete ospedaliera regionale, per salvare il nosocomio cilentano, che altrimenti rischia seriamente di essere riconvertito in un ospedale di genere. In caso di chiusura, sarà assicurata una postazione Psaut, presidio volto a trattare le patologie meno complesse e a stabilizzare i pazienti per poi trasferirli altrove. Contro la chiusura dell'ospedale di Agropoli, nei giorni scorsi, si erano schierati diversi esponenti politici, la Cisl Salerno e il bagnino eroe Pierluigi Caroccia.
