Chiusura Poste nel Cilento, il Tar salva 19 uffici
La sentenza del tribunale amministrativo regionale salva 19 dei 24 uffici periferici per i quali si era presentato ricorso contro la decisione di chiusura
Il Tar salva diciannove uffici postali periferici del territorio del Cilento: grazie alla lotta portata avanti da molti sindaci del comprensorio a Sud di Salerno 19 uffici postali su 24 per i quali si è presentato ricorso non chiuderanno, così come previsto dal piano di Poste Italiane.
Il principio sulla base del quale il tribunale amministrativo regionale della Campania fa "salvato" i 19 uffici postali è la distanza minima che deve esserci tra un centro abitato ed un ufficio postale, allo scopo di garantire la copertura dei servizi senza mettere gli utenti davanti ad eccessivi disagi.
Restano quindi aperti gli uffici postali di Buccino, Caprioli e Marina di Pisciotta (frazioni di Pisciotta), Fonte (frazione di Roccadaspide), Cardile (frazione di Gioi), Foria e San Nicola (frazioni di Centola), Mandia e Terradura (frazioni di Ascea), Pattano (frazione di Vallo della Lucania), Villa Littorio (frazione di Laurino), Piano Vetrale (frazione di Orria), Lentiscosa (frazione di Camerota), Arenabianca (frazione di Montesano sulla Marcellana), Abatemarco e Massicelle (frazioni di Montano Antilia), Sicilì (frazione di Morigerati), Perrazze (frazione di Palomonte), Santa Marina.
Respinti i ricorsi di Atena Lucana, Castelnuovo Cilento, Magliano Vetere (per l’ufficio di Magliano Nuovo), Moio della Civitella, Stio (Gorga), Ceraso (San Sumino), Ispani, Sessa Cilento (San Mango Cilento), Torre Orsaia (Castelruggero). Per questi uffici postali, secondo il Tar, non viene meno il requisito della distanza minima.
