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Cronaca Cava de' Tirreni

Chiusura dei reparti ospedalieri nel salernitano, l'ira del sindaco di Cava

"Una proposta che riteniamo complessivamente irricevibile e che espropria la nostra città di servizi essenziali", è quanto scritto su una nota dal sindaco di Cava, Vincenzo Servalli

"Leggo dai quotidiani, pur non avendo avuto alcun riscontro e comunicazione formale, della  presentazione di un Piano di riassetto da parte della Direzione Generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi D'Aragona, che prevede l'eliminazione o ridimensionamento dei reparti di Ostetricia e  Ginecologia, Ortopedia e Radiologia del nostro ospedale, trasferendoli presso il complesso ospedaliero di  Salerno. Una proposta che riteniamo complessivamente irricevibile e che espropria la nostra città di servizi  essenziali". E' quanto scritto su una nota dal sindaco di Cava, Vincenzo Servalli, dopo l'annuncio dell'eliminazione dei reparti gemelli sul territorio provinciale che entrerà in vigore dal 1° gennaio.

"Intendo continuare, senza sosta e a tutti i livelli istituzionali, la mia azione di salvaguardia del diritto alla salute ed alla migliore assistenza possibile per i miei concittadini. - prosegue il primo cittadino della città metelliana - La soluzione ai problemi, derivanti da una colpevole ed irresponsabile miopia da parte di chi aveva il  compito di non farsi trovare impreparato  alla entrata in vigore delle nuove norme (frutto dell'applicazione  di Direttive comunitarie) non può essere trovata tagliando i servizi, ma rendendo più efficienti i plessi ospedalieri come quello di Cava de' Tirreni, che pur nelle traversie cui è costretto, dopo anni di abbandono, assolve al fondamentale diritto alla salute ed all'assistenza, non solo dei cittadini cavesi, ma ad una parte più ampia del nostro territorio", ha concluso Servalli.
 

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