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Cronaca

Disturbi del comportamento alimentare, gli psicologi: "E' allarme tra i giovani"

I disturbi nascono in ambito alimentare, cioè a tavola, ma in realtà hanno risvolti o sono a propria volta causati da fattori di tipo psicologico, medico e sociale

Il Salone dei Marmi a Palazzo di Città ha ospitato stamattina, venerdì 22 marzo, il convegno "I disturbi del comportamento alimentare. Nutriamo corpo e mente" organizzato da Centro Studi Psicosoma e patrocinato dal Comune di Salerno. Rivolto a docenti e studenti della scuola secondaria superiore e a tutti coloro che siano interessati ad approfondire o avvicinare alla tematica, la giornata di studi ha acceso i riflettori su disturbi che nascono in ambito alimentare, cioè a tavola, ma che in realtà hanno risvolti o sono a propria volta causati da fattori di tipo psicologico, medico e sociale.

Gli effetti

I pazienti sono sopratutto i più giovani. Non  è una patologia da sottovalutare: nei casi estremi, si arriva anche all'intervento psicotrapeutico e medico. E' necessario, dunque, sensibilizzare ed informare. Svolge un ruolo importantissimo, in questo percorso di prevenzione, anche l'ambiente sociale e lo stile di vita e di nutrizione orientati al benessere.

Gli studi

Gianfranco Del Buono, psichiatra dell'Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno: "Nella mente degli adolescenti scattano fattori biologici ma anche psicologici cioè legati al temperamento, alla personalità, al comportamento. Ci sono anche problemi culturali: la nostra società e la nostra economia spingono tutti ad avere un'immagine corporea particolare. A questo punto scatta il controllo del corpo e dell'alimentazione. E' una spinta culturale che proviene da molto lontano: coinvolge i Paesi dell'Occidente e di tutto il mondo". Marianna Lucibello, biologa nutrizionista specializzanda in psicologia clinica e della riabilitazione: "Ci confrontiamo con un età delicata e particolare. Si parla di malattie complesse multifattoriali e dell'alterato rapporto con il cibo e il peso. Bisogna porre l'accento non solo sull'importanza di una prescrizione dietetica ma su un approccio integrato e multidisciplinare che possa interconnettere le varie aree del sapere. Bisogna cambaire il rapporto con il cibo rendendolo più organico. Serve un lavoro di consapevolezza e di educazione che aiuti l'individuo a recuperare il lato attivo della personalità, con l'obiettivo di rendere più funzionale il proprio stile di vita".


 

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