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Cronaca Stio

Tradizioni cilentane tra nutrizione e gusto: ecco i "Ciccimmaretati"

Il Cilento vanta piatti eccellenti che, rievocando le antiche tradizioni gastronomiche della campagna, riescono a fondere gusto e qualità. Tra queste, i Ciccimmaretati che derivano dalla cucina casalinga contadina

Il Cilento vanta piatti eccellenti che, rievocando le antiche tradizioni culinarie della campagna, riescono a fondere gusto e qualità. Tra queste, i Ciccimmaretati che derivano dalla cucina casalinga contadina, quella che proponeva cibi semplici, eppure completi dal punto di vista nutrizionale. Si tratta di una deliziosa zuppa con 9 tipi diversi di legumi che, si narra, veniva preparata per il primo di maggio per auspicare abbandonanza nei raccolti. E' di Casaletto Spartano, poi, l'antica usanza dei giovani che vanno di casa in casa a chiedere legumi di ogni tipo: la sera della stessa giornata, nella piazza del paese, quindi, preparavano tutti insieme in una grande caldaia la pietanza, condendola con olio e sale. Consumarne una porzione incarnava augurio di prosperità.

Intanto a Stio, l'associazione culturale "Il Punto", è da venti anni impegnata nella promozione del proprio territorio attraverso il recupero delle tradizioni culinarie di un tempo: un importante evento enogastronomico è dedicato proprio ai “Ciccimmaretati”, ogni anno, dal 17 al 23 agosto. Lo scopo della manifestazione è quello di valorizzare un'alimentazione in sintonia con l'ambiente e le stagioni, nel rispetto dell'intero ecosistema: un uso di alimenti coltivati senza intervento di pesticidi e concimazioni chimiche nella coltivazione, senza alterazioni e sofisticazioni conservative. Nata in tempi in cui i contadini, cui spettavano scarse quote del prodotto agricolo, soprattutto in tempi di magra, “sposavano nel tiano” le rimanenze di tutti i legumi rimasti in casa, dunque, la gustosa zuppa rappresenta un piatto prezioso per la tradizione gastronomica del nostro territorio.

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