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Cronaca Vallo della Lucania

Morte Alfano, indagati 14 sanitari della clinica "Cobellis"

Il commerciante di Capaccio Scalo è deceduto dopo un intervento anti-obesità. La Procura di Vallo della Lucania ha iscritto nel registro degli indagati medici e anestesisti con l'accusa di omicidio colposo

Dopo la morte di Michele Alfano, il quarantenne di Capaccio Scalo deceduto nella notte tra mercoledì e giovedì a causa di complicazioni post operatorie, la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha deciso di fare chiarezza su ciò che è realmente avvenuto all’interno della sala operatoria. L’uomo, infatti, è stato sottoposto ad un intervento per la riduzione dello stomaco. Pesava 120 chili e voleva dimagrire. Ma, qualcosa non sarebbe andato nel verso giusto, visto che il suo cuore ha smesso di battere dopo tredici giorni di sala rianimazione.

E così, nella giornata di ieri, sono stati iscritti nel registro degli indagati quattordici sanitari della clinica “Cobellis”, struttura sanitaria dove il commerciante è stato operato, che ora sono accusati di omicidio colposo. Si tratta di Luigi Cobellis, chirurgo che ha operato Alfano; Luigi Angrisani, medico esterno alla clinica che lavora in un ospedale a Napoli; Giovanni Novi, chirurgo di Ascea; Aniello Cavaliere, chirurgo di Vallo della Lucania; Rocco Cimino, chirurgo ed ex sindaco di Teggiano; Carlo Testa, chirurgo di Pisciotta; Aldo Costanza, chirurgo di Montecorvino Rovella; Silvio Dequerquis, capo sala rianimazione. Nel mirino dei magistrati anche gli anestesisti Antonia Cobellis, sorella di Luigi; Rosa Malfi di Pomigliano d’Arco; Lucia Pepe di Castel San Giorgio; Vincenzo Afeltra di Gragnano; Antonietta Nese di Agropoli e Daniela Danza di Salerno.

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