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Cronaca Sala Consilina

Canoni enfiteutici a Sala Consilina: l'ira del Codacons

De Luca: "Mai che si istruisca la pratica caso per caso per fare una valutazione di un canone adeguato al particolare periodo di crisi ed una proposta di affrancazione snella per il cittadino"

Il Codacons del Vallo di Diano, tramite il responsabile locale, il professore Roberto De Luca, interviene in merito alla delibera del Consiglio Comunale di Sala Consilina sul Regolamento per l'affrancazione dei livelli, censi ed enfiteusi. "Nella premessa della delibera - scrive De Luca - si legge che il livello è una fattispecie di contratto agrario di origine molto antico, adottato diffusamente nel Medioevo, col quale un terreno veniva concesso in godimento dietro pagamento di un canone annuale e, pertanto, assimilabile per analogia all'enfiteusi. E noi notiamo, preliminarmente, che anche lo Ius primae noctis era adottato nel Medioevo: i cittadini si ritengano, pertanto, avvisati".

"Il relatore della proposta di delibera è il consigliere comunale Santoriello - continua De Luca - Non molto tempo fa lo stesso consigliere è stato protagonista di una vicenda che ha richiamato l’attenzione della stampa nazionale per aver pubblicato su Facebook alcune frasi non proprio cortesi nei confronti dei comunisti che, secondo quanto scritto dallo stesso, andrebbero sterminati tutti … alla Hitler maniera. Nei consigli comunali, tuttavia, quello che interessa sono i numeri, non tanto i pensieri, le idee o le parole e perciò, chi copriva e ha continuato a ricoprire il ruolo di assessore nelle file della precedente amministrazione è stato rieletto lo scorso anno e può essere quindi relatore, da consigliere comunale, di un regolamento che, a nostro giudizio, penalizza non poco i cittadini di Sala Consilina che sono chiamati ad affrontare spese non banali e ad assolvere a compiti burocratici eccessivi per una semplice affrancazione, che andrebbe effettuata con una procedura amministrativa snella in cui è lo stesso Comune a esibire i contratti originali sulla base dei quali si dovrebbe fondare un’eventuale richiesta del canone enfiteutico e dell’affrancazione stessa. Già a Padula - spiega il responsabile del Codacons Vallo di Diano - chiamati dai cittadini del posto, avevamo affrontato lo stesso problema. Abbiamo ottenuto una sospensione dell’azione amministrativa e una promessa di convocazione di un Consiglio Comunale tematico. Abbiamo anche formulato le nostre proposte, scaturite dalle richieste dei cittadini di Padula, formulate in un incontro pubblico lo scorso 3 dicembre 2014. Non pensavamo di dover ripetere, a distanza di non molto tempo, la stessa operazione a Sala Consilina. E si sa, quando le idee giuste giungono agli orecchi delle persone giuste, queste si adoperano per fare quello che c’è da fare (di giusto, naturalmente, e sempre nell’interesse del cittadino!). Così, sulla base di questo regolamento, stanno arrivando, nelle case dei cittadini di Sala Consilina le richieste dei canoni enfiteutici. Ribadiamo, allora, quello che abbiamo già detto in un precedente comunicato, ma che viene pienamente riconosciuto nella delibera del 21 luglio 2014, dove si fa menzione del particolare periodo di crisi economica che attraversa il nostro paese, delle condizioni climatiche avverse che non favoriscono la coltivazione e che si ripercuotono sulle produzioni agricole. Forse non siamo i soli pessimisti. Perciò, continua il testo della delibera “allo scopo di non gravare ulteriormente sui coltivatori, si ritiene opportuno prevedere degli abbattimenti del canone annuo per coloro che traggono sostentamento dall'attività agricola. Gli abbattimenti previsti sono del 30% del canone per gli agricoltori attivi o in pensione e del 10% per chi ha un reddito ISEE al di sotto del minimo vitale".

"Nelle cortesi missive spedite ai cittadini - incalza Roberto De Luca - si legge testualmente: L’obbligo del pagamento del canone e delle 5 annualità pregresse dovrà essere effettuato entro e non oltre sessanta giorni dal ricevimento della presente in mancanza si provvederà ad iscrivere a ruolo i crediti vantati con riscossione coattiva degli stessi con notevoli aggravi di costo. Viene anche spiegato che si può accedere agli atti presso l’Ufficio Tecnico Comunale e che si possono proporre memorie scritte nei 60 giorni. Mai che si istruisca la pratica, caso per caso, convocando preliminarmente gli agricoltori e le associazioni di categoria, e poi esibendo, caso per caso, i contratti originari e una valutazione di un canone adeguato al particolare periodo di crisi economica e di una proposta di affrancazione snella e senza oneri per il cittadino che, per anni - conclude sconfortato De Luca dal Condacons - ha custodito gelosamente il bene per conto dello stesso Comune".

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