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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Sicignano degli Alburni

Ferrovia Sicignano-Lagonegro: passi da gigante verso il ripristino

FS Italiane riapre il capitolo del ripristino con uno studio di fattibilità aggiornato e improntato al minimo costo da consegnare a breve scadenza

Importante traguardo per il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro. Si è tenuto il 12 aprile, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in piazza della Croce Rossa,a Roma, l’incontro cruciale con l’amministratore delegato di FS Italiane, Mauro Moretti. Dopo aver ascoltato le ragioni del comitato, FS Italiane ha dichiarato che verrà riaperto il capitolo del ripristino con uno studio di fattibilità aggiornato e improntato al minimo costo da consegnare a breve scadenza.

"Come già noto, sono disponibili dei fondi comunitari europei per infrastrutture primarie e strategiche come può considerarsi la Sicignano-Lagonegro da utilizzare nel periodo 2014-2020 - dicono dal comitato - Sono invece stati riassorbiti i finanziamenti di 15 milioni di euro concessi alla provincia di Salerno per i lavori di riapertura nel 2003 dalla legge n.376: un’occasione concreta persa malamente".

"Credo che il Comitato abbia raggiunto un risultato mai visto nei precedenti 26 anni con questo incontro da Moretti che deve rappresentare un punto di partenza verso una nuova storia - ha commentato Rocco Della Corte, impegnato nella battaglia per il ripristino della linea - La strada da fare è ancora tantissima, ma siamo fiduciosi per l'apertura e la disponibilità al confronto che le FS hanno dimostrato".

"L’investimento da sostenere, se non supererà ogni limite immaginabile, dovrà essere coperto da fondi derivanti dall’UE, dalle due regioni e da capitali privati - incalza l'attivista Giuseppe Verga - Amarezza per i 15 milioni di euro stanziati dalla legge 376/03 riassorbiti dalle casse dello Stato, in quanto l’ente Provincia dell’epoca non ha messo in campo iniziative utili per il loro utilizzo. La politica del passato è la sola responsabile dell’abbandono della tratta, pertanto oggi, escludendo categoricamente dialoghi con chi ha questo peso sulle spalle, stiamo proponendo rapporti diplomatici costruttivi con le due regioni e le due province puntando a soluzioni concretizzabili". 

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