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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Pontecagnano Faiano

Pontecagnano, femminicidio e atti di violenza sui minori: il Comune parte civile

“La scelta dell’Amministrazione – ha detto il sindaco Ernesto Sica - testimonia la necessità di accompagnare e supportare le misure assunte a livello nazionale con azioni dirette sui territori per diffondere una cultura di rispetto della persona"

L’Amministrazione Comunale di Pontecagnano si costituisce parte civile nei procedimenti penali per femminicidio e atti di violenza nei confronti dei minori. Lo ha disposto la Giunta Municipale, su impulso del sindaco Ernesto Sica e dell’assessore alle Pari opportunità Lucia Zoccoli. Il provvedimento verrà presentato ufficialmente a Palazzo di Città, venerdì 10 marzo, alle ore 10.30, nel corso di una conferenza stampa.  “La scelta dell’Amministrazione – spiega il Primo Cittadino Ernesto Sica - testimonia la necessità di accompagnare e supportare le misure assunte a livello nazionale con azioni dirette sui territori per diffondere una cultura di rispetto della persona e tutelare coloro che sono vittime di abusi oramai in pericoloso aumento nell’ultimo decennio”. Uno strumento valido di sostegno, in tal senso, è rappresentato proprio dalla presenza nei giudizi penali a carico degli autori di azioni criminali.

 

L’atto approvato dalla Giunta Municipale, infatti, impegna il Comune, con valutazione da effettuarsi di volta in volta nell’esame di singole fattispecie, a costituirsi parte civile nei procedimenti per i reati specifici, commessi, dentro o fuori dal territorio comunale, ai danni di donne e minori cittadini di Pontecagnano Faiano. “In occasione del prossimo 8 marzo – incalza l'assessore alle Pari Opportunità Lucia Zoccoli – abbiamo inteso non promuovere iniziative particolari sul tema della giornata per rispettare l’orientamento dello sciopero globale, che unisce già 22 Paesi, condividendo pienamente la necessità di mettere al centro le rivendicazioni di noi donne e il nostro ruolo nella società. In tale direzione, l’impegno dell’Amministrazione non si limita soltanto ad un legame forte e convinto con i motivi della protesta, ma si rafforza concretamente con un provvedimento di costituzione civile teso a contrastare ogni forma di violenza e a far valere i diritti dei nostri cittadini, in particolare donne e bambini che rappresentano uno dei patrimoni più importanti della Comunità”. “E’ un percorso – conclude Zoccoli - che realizzeremo in piena sinergia con associazioni ed enti preposti che condividono la consapevolezza di dover contribuire ad incrementare il ruolo delle istituzioni quali garanti degli interessi di persone che meritano sostegno e tutele ben precise”.
 

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