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Cronaca Lungomare Trieste

Proteste contro Yanukovich, il popolo ucraino di Salerno scende in piazza

Oggi, dalle ore 17 alle 20, su via lungomare Trieste, nello spazio antistante le Poste Centrali, la comunità ucraina del capoluogo svolgerà una manifestazione contro il loro Governo

Il popolo ucraino di Salerno scende in piazza. Oggi pomeriggio, dalle ore 17 alle 20, su via lungomare Trieste, nello spazio antistante le Poste Centrali, la comunità ucraina del capoluogo indice una manifestazione (autorizzata lo scorso 23 gennaio dalla Questura di Salerno)  a sostegno delle proteste filo europeiste e contro la dittatura del presidente filorusso Yanukovich.

Come previsto, massiccia la presenza di persone. Giunto, intanto, il messaggio di vicinanza e solidarietà al popolo ucraino presente in città, anche dal vice presidente del parlamento europeo Gianni Pittella. "Care sorelle e fratelli europei, Desidero esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà a voi partecipanti dell'Euromaidan di Salerno, di cui condivido profondamente l'impegno per il rispetto della democrazia e dei diritti umani in Ucraina. L'Ucraina è un Paese che culturalmente, storicamente e socialmente appartiene alla grande famiglia europea, e che ha tutto il diritto di rivendicare la propria appartenenza all'Europa anche sul piano politico.  - si legge dalla lettera - Come dichiarato a più riprese da tutte le Istituzioni Europee, le porte dell'UE sono sempre aperte per gli ucraini, che con la manifestazione in supporto dell'integrazione di Kyiv in Europa (che dura da più di due mesi) hanno dimostrato di sentire profondamente l'appartenenza al nostro continente. L'autoritarsimo - ha sottolineato- del Presidente Viktor Yanukovych, che ha trascinato il Paese in una vera e propria guerra civile che ha già portato ad almeno sei morti per via dei colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia di regime Berkut, è però un grosso ostacolo al cammino dell'Ucraina verso l'Europa. Ad oggi, a Kyiv non è possibile per nessuno di dissentire dalle autorità".

"È stato mio impegno chiedere alle Istituzioni Europee l'imposizione di sanzioni personali sui visti e sui conti bancari delle Autorità ucraine, similmente a quanto fatto dagli Stati Uniti d'America. Nel contempo, mi sono impegnato perché venga al più presto liberalizzato il regime dei visti per i cittadini ucraini che desiderano recarsi per viaggio, studio, lavoro e ricongiungimento famigliare in UE. Queste misure sono proposte concrete che dimostrano come l'Europa non resta silente dinnanzi ai fatti di sangue in Ucraina. Siamo tutti consapevoli che la battaglia per la libertà degli ucraini è una battaglia anche per la nostra libertà in Europa: non esisterà mai un'Europa veramente forte senza un'Ucraina davvero democratica, indipendente ed europea. Viva l'Ucraina libera, viva l'Europa", ha concluso il Vicepresidente Vicario del Parlamento Europeo.

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