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Cronaca Eboli

Brividi, sorrisi e lacrime al Palasele di Eboli: Laura Pausini "fa esplodere" il cuore dei fans

Gioia, dolore e forza, tra le note e con la calda voce di Laura Pausini, sabato, al Palasele di "Fatti sentire- worldwite 2018": questa sera si bissa

Una tempesta di emozioni, sabato sera, al Palasele di Eboli per il "Fatti sentire- worldwite 2018" di Laura Pausini, la straordinaria artista in grado di far commuovere, di incitare e far gioire i suoi fans, nel giro di pochi minuti, tra una riflessione, un sorriso ed una canzone. Carismatica e sorprendente, la Pausini ha coinvolto tutti con i suoi successi di ieri e di oggi, tra bolle di sapone, effetti luce particolari, proiezioni, palloncini giganti e coriandoli. Doppio sold out, ieri e questa sera, dunque, per Laura e la sua band composta da sette musicisti e cinque coristi. Alle chitarre, il suo amore, Paolo Carta, direttore musicale dello show, con Nicola Oliva, al pianoforte Fabio Coppini, alle percussioni Ernesto Lopez, alla batteria Carlos Hercules, alle tastiere Andrea Rongioletti e al basso Roberto Gallinelli. Ai cori, cinque voci straordinarie alias Gianluigi Fazio, Monica Hill, Roberta Granà, David Blank e Claudia D'Ulisse, già sul palco di Pausini Stadi 2016. 

La scaletta e lo show

Puntuale come pochi, il concerto di ieri ha trascinato la foltissima platea con brani amatissimi, come "Non è detto", "E.STA.A.TE", e poi il Medley di "Primavera in anticipo", "La mia risposta", "Le cose che vivi", e ancora gli intramontabili "Incancellabile", "Simili", "Resta in ascolto", "Non ho mai smesso" e il suo primo successo "La solitudine", "Come se non fosse stato mai amore", "Tra te e il mare", "E ritorno da te", "Io canto", per poi regalare ritmi e note latine, con  "Nuevo" e "Nadie ha dicho (Remix)", tra l'entusiasmo del pubblico danzante. Particolari momenti hanno sfiorato il cuore dei presenti, sulle note di "Invece no", brano che Laura ha scritto insieme al suo compagno per la nonna che, prima di volare in Cielo, la ha attesa e, guardandola, è riuscita a dirle tutto. "Dobbiamo dire quello che sentiamo alle persone che vogliamo bene, alla nostra famiglia, anche se quello che diciamo non viene capito. Usiamo il nostro tempo per dire ti voglio bene  e ti amo a chi ci è caro", ha sussurrato con le guance bagnate e gli occhi lucidi, Laura Pausini che non è riuscita a trattenere la sua commozione.  I brividi a fior di pelle non sono mancati nemmeno nel ricordo della suocera mai conosciuta e a cui Laura ha dedicato, con il cuore, il concerto.

I fuori programma

Una donna ironica, un'imitatrice mancata ed attenta osservatrice delle usanze e delle tradizioni del Sud, inoltre, la Pausini che, tuttavia, si è servita di qualche, seppur spiritoso, luogo comune di troppo. Calandosi nelle vesti della ragazza del Sud, dunque, la cantautrice ha dedicato una divertente gag comica agli "accompagnatori", alias gli spettatori costretti dai fans a prender parte al concerto. Espressioni locali e qualche parolaccia hanno strappato risa e applausi al pubblico che si è in parte riconosciuto negli stereotipi satirici proposti dalla Pausini. "Amò... tu e la Pausini, ma vaf...": questa la probabile risposta dell'accompagnatore alla sua fan, secondo l'artista. Sentiti e unici, poi, i momenti che hanno visto protagonisti i suoi fans: la storia di Anna al concerto per dimenticare il suo amore perduto, la dedica di Claudia al suo compagno al telefono, la battuta della cantautrice contro l'imbarazzante tatuaggio gigante sulla schiena di un ragazzo in platea, raffigurante il volto della stessa Laura, e ancora il riferimento alla mozzarella campana che degusterà domenica sera e al calore del nostro territorio. Una carrellata di attimi da ricordare. Poi i consigli, attraverso un video e la sua voce: "Respirare", parola chiave. Quando si è smarriti, quando si ha paura, occorre continuare a respirare, perchè sono solo "battiti del cuore. Noi siamo anche ciò che abbiamo perso". come osservato dalla cantante. Infine, il messaggio a tutti i "pausiniani":

Non dovete cambiare per piacere agli altri, io ho 44 anni e penso di essere in una fase della vita in cui posso imparare ancora tante cose, non devo insegnare. Ma ho capito e vi posso dire che questa cosa è uguale in tutto il mondo: le persone più fragili, quando vengono giudicate, cercano di piacere a chi non piacciono. Anche io a volte sono stata così, ma questa cosa è sbagliata. Non sforzatevi di cambiare per qualcuno, mai. Credete in ciò che voi siete.

Un tripudio di musica e colori: il successo, sapientemente coordinato da Anni 60 Produzioni, si ripete questa sera, a partire dalle 21, al Palasele di Eboli. Da vivere, con Laura.

Foto di Angelo Tortorella per Anni 60 Produzioni

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