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Cronaca

Concorsone Regione, la richiesta di Casciello (Forza Italia): "Semplificare le prove"

Il deputato ha incontrato il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, "che mi ha assicurato che sta lavorando a una soluzione, anche in tempi brevi”. Tirocinanti in fuga, l'appello di M5s

“Occorre una semplificazione per le prove finali del concorsone regionale iniziato nel 2019 in Campania. Ho incontrato il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, che mi ha assicurato che sta lavorando a una soluzione, anche in tempi brevi”. Lo afferma l’onorevole Gigi Casciello, Deputato di Forza Italia e tra i fondatori dell’Associazione Voce Libera.

I dettagli

“La vicenda riguarda circa 2mila persone che stanno lavorando intensamente a un tirocinio, anche con grandi difficoltà di mobilità - prosegue l’onorevole Casciello -. Bisogna dare loro una risposta in tempi brevi: la situazione emergenziale, a mio parere, non consente di effettuare altre due prove scritte. Meglio optare per colloqui orali ed è questa la proposta che ho avanzato al ministro Brunetta. Il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione mi ha garantito che si sta adoperando per individuare una soluzione per assicurare agli Enti, che hanno bisogno di personale, forze lavoro estremamente qualificate come si sono dimostrati i tirocinanti che hanno già superato una selezione molto complessa. Sono dunque fiducioso - conclude l’onorevole Gigi Casciello - che nei prossimi provvedimenti di Governo e Parlamento si trovi una soluzione perché queste figure professionali abbiano una definitiva stabilizzazione attraverso prove compatibili con l’attuale emergenza Covid”. 

Piano lavoro regionale


C'è anche un altro tema caldissimo, che riguarda "tirocinanti in fuga" con il rischio dello "stop a processo di innovazione”. l presidente della Commissione speciale regionale Digitalizzazione e Innovazione Gennaro Saiello (M5s) annuncia audizione con sindacati e dirigenti regionali: “Iter di stabilizzazione fermo, dei 2.200 ne resteranno poche centinaia - dice - La pandemia non diventi un pretesto per la Regione Campania per lasciar fallire quello che, negli intenti propagandistici del governatore De Luca, avrebbe dovuto essere un piano lavoro rivoluzionario per assumere 10mila unità di personale, poi derubricato miseramente in tirocini formativi destinati a poco più di 2mila persone. Parliamo di giovani professionisti pagati 900 euro al mese con fondi europei, grazie ai quali sono stati coperti buchi nelle piante organiche di molti Comuni, stimolando il processo di innovazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione regionale. Il loro iter di stabilizzazione, che prevede altre due prove, è però fermo al palo, per negligenze e ritardi degli uffici regionali. Di fronte all’assenza di un cronoprogramma e nell’incertezza di superare le prove, molti degli attuali tirocinanti stanno già abbandonando per inseguire altre opportunità. I famosi diecimila posti di lavoro sbandierati da De Luca rischiano ora di ridursi a poche centinaia di tirocinanti senza alcuna garanzia occupazionale. Nei prossimi giorni – annuncia Saiello - convocherò in audizione i sindacati di categoria e i dirigenti degli uffici regionali competenti nella gestione del corso-concorso, per capire in che modo si sta procedendo nel percorso formativo dei tirocinanti e qual è la ragione dei ritardi del processo di stabilizzazione di figure che, per le loro competenze, si renderebbero fondamentali nel processo di rivoluzione digitale, rispetto al quale la Campania ha già molto terreno da recuperare”.  


 

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