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Cronaca Pontecagnano Faiano

Migliora l'amico di Anna Borsa, intanto Polichetti condanna la foto dell'assassino in manette e Avossa ricorda la vittima alla Camera

Inoltre Sinistra Italiana propone: "Chiediamo che ad Anna Borsa venga intitolato un luogo pubblico della nostra città, possibilmente centrale, come piazza Sabbato, affinché questo insegnamento e questa memoria possano essere mantenuti giorno per giorno e per sempre"

Migliorano le condizioni di A.C., il giovane ferito nel negozio di parrucchiere dove è stata uccisa Anna Borsa. L'ex della donna, ora arrestato, ha colpito con due proiettili l'uomo che era entrato sentendo trambusto. Uno dei proiettili l’ha ferito alla spalla e l’altro ha raggiunto il polmone: dopo l’operazione d’urgenza, il malcapitato è stato ricoverato in terapia intensiva, per poi essere trasferito nel reparto di chirurgia d’urgenza.

Il ricordo alla Camera dei Deputati

Intanto, la deputata salernitana Eva Avossa, ieri, al termine dei lavori d'aula della Camera dei deputati , ha voluto ricordare Anna. "E' stato difficile trattenere l'emozione che ho provato nel raccontare questa triste vicenda. - confessa la deputata- Considero però di fondamentale importanza invitare tutte le donne, che vivono situazioni di abusi e violenza privata, a denunciare sempre e senza tentennamenti. A nome dell'aula mi stringo al dolore della famiglia di Anna. Voglio ringraziare tutta la Città di Pontecagnano Faiano, che da ieri sta facendo sentire tutto l’affetto e l’amore possibile da grande e unita Comunità".

L'appello

Mi rivolgo a quante si trovano nella stessa situazione. Denunciate: sempre e senza tentennamenti. Non abbiate paura.

È fondamentale che la storia di Anna, così come quella di tante altre vittime di questa follia, sia da esempio e stimolo per tutte le donne vittime di abusi e di violenza.
 
 

Polichetti contro la foto dell'assassino in Caserma

"A.E. ha ucciso una persona a sangue freddo e per questo auspichiamo una pena esemplare. La famiglia di Anna Borsa potrà contare sul mio sostegno personale, se e quando lo vorrà. Detto ciò, mi sento di condannare la gestione mediatica di questo caso. Diffondere la foto - attuale o di repertorio - di una persona arrestata, in caserma, seduto con le mani dietro la schiena perché ammanettato, è una caduta di stile che l'Arma dei darabinieri poteva e doveva evitare. Successivamente, da parte di alcune testate giornalistiche, pubblicare un'immagine di così cattivo gusto, quando di A.E. c'erano foto di qualsiasi tipo sui suoi canali social, è stata una scelta assurda ed incomprensibile.

Auspico che la Procura della Repubblica di Salerno, il comando provinciale dell'Arma dei carabinieri di Salerno ed il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania possano prendere provvedimenti sui responsabili di queste discutibili azioni, che vanno oltre il diritto di cronaca garantito dalla nostra Costituzione".

Lo ha detto Mario Polichetti, vice coordinatore regionale dell'Udc, interviene sul femminicidio avvenuto a Pontecagnano Faiano, dove ha perso la vita la giovane Anna Borsa. "Già prevedo che i finti moralisti strumentalizzeranno le mie parole. Ma parlo da marito, da padre di famiglia e da medico specializzato in ginecologia: sono da sempre accanto alle donne e combatto per loro quotidianamente. Tuttavia, la pratica del dover sbattere il mostro in prima pagina, non mi appartiene. A.E., per quanto mi riguarda, dovrà scontare una pena esemplare e per questo mi appello alla magistratura. Ma perché diffondere quella foto in cui era ammanettato in caserma? Forse per creare un "sentimento" positivo di cui i carabinieri non hanno certo bisogno, considerato il loro incontestabile lavoro quotidiano per difenderci? O forse per permettere a testate giornalistiche, alcune anche molto autorevoli, di ottenere qualche like in modo becero? Davanti a tutto questo faccio un passo indietro. Anna Borsa è morta e nessuno la potrà riportare indietro. Dobbiamo assicurarci che Alfredo Erra paghi in carcere per quello che ha fatto e non godere nel vederlo piegato su se stesso mentre era sotto custodia delle forze dell'ordine. Mi auguro che Procura, comando provinciale dell'Arma ed Ordine dei Giornalisti prendano provvedimenti in merito", ha concluso.

La precisazione dell'Arma dei Carabinieri

La proposta di Sinistra Italiana Pontecagnano Faiano

Sinistra italiana Pontecagnano Faiano, in accordo con la federazione provinciale, a fronte del femminicidio che ha visto vittima Anna Borsa, ha ritenuto di chiedere all’amministrazione comunale di attivare le procedure di legge per intitolarle un luogo pubblico della città di Pontecagnano.

La richiesta

Anna rappresenta soprattutto un valore positivo: le migliaia di giovani donne del nostro territorio che hanno scelto di vivere e lavorare nella propria terra provando a costruirsi un futuro nonostante le mille difficoltà, senza clamori e con umiltà. 
Per questo riteniamo che Anna rappresenti sia un simbolo da portare ad esempio per le generazioni attuali e future che un monito per non dimenticare le tante donne che continuano a morire vittime di una violenza ottusa e maschilista.  Pertanto, chiediamo che ad Anna Borsa venga intitolato un luogo pubblico della nostra città, possibilmente centrale, come piazza Sabbato, affinché questo insegnamento e questa memoria possano essere mantenuti giorno per giorno e per sempre.

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