Vicenda Asi, Canfora condannato anche in Appello. Cirielli: "Si dimetta"
Il sindaco di Sarno e l'ex direttore della Provincia Bruno Di Nesta, entrambi del Pd, sono accusati di tentata concussione ai danni dell'ex presidente del Consorzio Asi l'avvocato Gianluigi Cassandra
Il sindaco di Sarno Giuseppe Canfora e l’ex direttore della Provincia Bruno Di Nesta sono stati condannati, anche in Appello, a due anni di reclusione (pena sospesa) per tentata concussione ai danni dell’ex presidente del Consorzio Asi Gianluigi Cassandra.
Il processo
La Procura, a seguito di una denuncia presentata proprio da Cassandra, avviò le indagini su presunte pressioni sulle nomine del Cgs (società partecipata dell’Asi), da parte degli indagati. Nel 2013 i vertici della Provincia del Pd vennero accusati di aver fatto pressioni su Cassandra (eletto con la precedente giunta provinciale di centrodestra) affinché soprassedesse dalla decisione di nominare i revisori dei conti dell’Asi. Lui, invece, andò avanti disponendo le nomine e da quel momento iniziò una querela giudiziaria, ora conclusa anche in secondo grado. Canfora e Di Nesta sono stati condannati singolarmente al pagamento delle spese sostenute da Cassandra in giudizio, che ammontano a 900 euro cadauno, oltre alle altre spese. Entro 45 giorni ci saranno le motivazioni.
La reazione
Molto duro il commento dell’ex presidente della Provincia ed attuale viceministro Edmondo Cirielli (FdI): “Se il sindaco Canfora avesse un minimo di dignità politica e istituzionale, dovrebbe dimettersi, visto che è stato persino condannato alle spese dalla Corte d’Appello”. Poi annuncia: “Scriverò al Ministero degli Interni per chiedere un’interpretazione autentica sul fatto che non si venga sospesi dalla carica per tentata concussione dal momento che si tratta di un reato gravissimo”.