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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Porto

Contrabbando di sigarette al Porto con la complicità di 2 finanzieri

A finire nei guai, tre addetti all'attività portuale di Salerno accusati dell'introduzione sul territorio nazionale di notevoli quantitativi di tabacchi lavorati esteri. Nel contrabbando, coinvolti due finanzieri

E' stato scoperto un giro per il contrabbando di sigarette che, in una sola occasione avrebbe permesso di far giungere in Italia sette tonnellate di prodotti per un valore di un milione di euro. Il braccio operativo di questo mercato era controllato dalla camorra napoletana, ma il varco grazie al quale le sigarette venivano fatte arrivare nel Paese, era il porto di Salerno.

Dalle prime ore della mattinata di oggi, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli e del Gruppo di Salerno, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Salerno, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare e diverse perquisizioni nei confronti delle persone che hanno effettuato operazioni di importazione illecita delle sigarette all’interno del porto cittadino. Il giro è emerso nell‘ambito di una parallela indagine della Procura della Repubblica di Napoli sul conto di alcuni clan della camorra che gestivano un vasto traffico di droga proveniente da|l’America Latina e dalla Spagna.

A finire nei guai, tre addetti all'attività portuale di Salerno accusati dell'introduzione in contrabbando sul territorio nazionale di notevoli quantitativi di tabacchi lavorati esteri. Si sarebbero avvalsi anche della collaborazione di due appartenenti alla Guardia di Finanza in servizio presso lo scale marittimo salernitano che, intanto, hanno gestito due distinte operazioni di contrabbando. La prima di queste due importazioni é stata peraltro intercettata dai militari del Gico di Napoli che, nel 2013, hanno sequestrato 7 tonnellate di sigarette, per un valore commerciale di oltre un milione di euro, nascoste te in un container proveniente dagli Emirati Arabi e contenente, quale carico di copertura, cartoni di carta assorbente. Cinque in tutto, quindi, le persone coinvolte: i tre addetti all'area portuale di Salerno e due finanziari (uno residente a San Cipriano Picentino e l'altro in un comune vicino). Nei confronti di quattro degli indagati il Giudice per le lndagini Preliminari del Tribunale di Salemo ha disposto gli arresti domiciliari, mentre per uno degli addetti al porto le indagini sono ancora in corso.
 

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