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Cronaca Pagani

Condannato per tentato omicidio, paganese scarcerato per rischio contagio

Il 63enne deve scontare una condanna ridotta in Appello a 16 anni di reclusione, successivamente confermata dalla Corte di Cassazione

È agli arresti domiciliari il paganese 63enne, finito in carcere con l’accusa di aver tentato di uccidere un uomo ritenuto, nel 2000, al vertice del clan Contaldo. Alla luce dell’emergenza Coronavirus e viste le sue condizioni di salute, il giudice ha deciso di fargli proseguire la pena da casa. Per questo, nei giorni scorsi, ha lasciato la cella.

Il processo

Il 63enne deve scontare una condanna ridotta in Appello a 16 anni di reclusione, successivamente confermata dalla Corte di Cassazione. Secondo quanto stabilito nei due primi gradi di giudizio, l’uomo insieme al fratello avrebbero aiutato, facendo da specchiettista, una terza persona (mai identificata) che, in quell’anno, cercò di uccidere con diversi colpi di pistola il reggente del clan.

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