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Cronaca

Soldi dalla Regione: Cstp e Buonotourist devono restituire 6 milioni

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha bocciato i ricorsi presentati dalle due società private di autobus che, tra la metà degli anni 1990 e il 2002, hanno gestito servizi di trasporto pubblico sulla base di concessioni rilasciate dalla Regione

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha bocciato i ricorsi presentati dal Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici SpA (Cstp) e dalla Buonotourist S.r.l. contro la decisione della Commissione Ue di dichiarare come aiuti di Stato illegali le compensazioni versate dalla regione Campania per gli obblighi di servizio pubblico. Cstp e Buonotourist sono operatori privati di autobus che, tra la metà degli anni 1990 e il 2002, hanno gestito servizi di trasporto pubblico locale sulla base di concessioni rilasciate dalla Regione Campania.

Il caso

Il 7 novembre 2012 il Consiglio di Stato aveva imposto alla Regione di corrispondere a Cstp e Buonotourist rispettivamente 4.951.838 e 1.111.572 di euro a titolo di compensazione integrativa per gli svantaggi economici che avrebbero subito a causa della presunta imposizione di obblighi di servizio pubblico. Il 19 gennaio 2015 la Commissione aveva dichiarato che queste misure costituiscono aiuti di Stato illegali incompatibili con il mercato interno, ordinandone all'Italia il recupero dai rispettivi beneficiari. Nel 2018 il Tribunale dell'Ue aveva rigettato un primo ricorso di Cstp e Buonotourist. La Corte Ue oggi ha rigettato le impugnazioni in appello, confermando definitivamente la decisione della Commissione. 

L'attesa

I vertici del Cstp, però, sono tranquilli e restano in attesa della Cassazione. I giudici della Suprema Corte, infatti, decideranno prossimamente se confermare le sentenze, che, però, finora hanno dato ragione al Consorzio.

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