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Cronaca

Covid-19: i contagi nel salernitano "scendono" a 640, i dati provinciali

A tal proposito, rispetto ai dati provinciali di ieri (aggiornamento del ​22 aprile ore 17), 2 persone della provincia di Avellino e 1 persona della provincia di Salerno non sono state confermate positive dall'Istituto Superiore Sanità

Risultano 4.238 i contagi da Covid-19 in Campania, su 58.324 tamponi effettuati. Come fa sapere l'Unità di Crisi, si contano 332 pazienti deceduti e 928 i guariti, di cui 855 totalmente e 73 clinicamente. C'è da ricordare che vengono considerati clinicamente guariti i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata ma sono ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione). A tal proposito, rispetto ai dati provinciali di ieri (aggiornamento del ​22 aprile ore 17), 2 persone della provincia di Avellino e 1 persona della provincia di Salerno non sono state confermate positive dall'Istituto Superiore Sanità.

Per la prima volta "contagi zero"

I dati su base provinciale

Provincia di Napoli: 2.316 (di cui 874 Napoli Città e 1442 Napoli provincia)
Provincia di Salerno: 640 (*)
Provincia di Avellino: 432 (*)
Provincia di Caserta: 404
Provincia di Benevento: 171
Altri in fase di verifica Asl: 275

La precisazione su fiori e piante

Inoltre, in merito ad alcuni quesiti pervenuti, l’Unità di Crisi regionalefa sapere che le Ordinanze adottate a livello regionale non fanno riferimento all’attività di commercio al dettaglio o all’ingrosso di fiori, per le quali pertanto continuano ad applicarsi – in assenza di disposizioni regionali più restrittive- le disposizioni statali, sulle quali è tra l’altro recentemente intervenuto un parere del competente Ministero Politiche agricole che ne ammette l’esercizio. Consentiti sul territorio regionale, invece, interventi urgenti strettamente necessari a garantire la sicurezza o la funzionalità degli immobili in generale, e pertanto anche di quelli aventi destinazione alberghiera o turistica, ovviamente nei limiti delle attività con codici Ateco ammessi dalla vigente disciplina nazionale (DPCM 10 aprile 2020). Peraltro è in corso di valutazione la possibilità di un ulteriore provvedimento, volto a consentire anche, a partire dal 27 aprile 2020,  interventi funzionali alla prevista ripresa delle attività nella Fase 2 dell’emergenza.



 

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