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Cronaca Vallo della Lucania

Covid-19, De Luca a tutto campo: "Faremo più tamponi, si tornerà a scuola dopo le elezioni"

Il governatore della Campania, a margine di un incontro a Vallo della Lucania, critica anche le Forze dell'Ordine: "Non sono impegnate nel rispetto delle regole anti-virus"

Vincenzo De Luca a tutto campo sul numero dei tamponi da eseguire e sulla riapertura delle scuole in Campania

I tamponi

A margine di un incontro a Vallo della Lucania, il governatore campano ha spiegato che “il nostro obiettivo e' di dare i risultati dei tamponi entro le 24 ore". Al momento, infatti, si registrano attese anche di sette/otto giorni per conoscere gli esiti. Le strutture che processano i tamponi sono sovraccaricate perchè notevolmente aumentato il numero dei tamponi. De Luca ha poi aggiunto che si punta a far fare i tamponi a tutto il personale scolastico. A ieri i docenti che hanno aderito è del 23,8 per cento

La scuola

In Campania si va verso un rinvio della riapertura delle scuole. “Per quanto riguarda la Campania, lunedì decideremo che si proroga l'apertura dell'anno scolastico a dopo le elezioni, perché in queste condizioni è assolutamente irresponsabile aprire l'anno. A 10 giorni dall'apertura teorica dell'anno scolastico - ha aggiunto De Luca - non sappiamo su quanti docenti possiamo contare, non sappiamo quanti sono ad oggi gli insegnanti di sostegno, non sappiamo quanta parte dei banchi singoli è arrivata sul territorio regionale, non abbiamo ancora fatto i contratti di servizio integrativi per il trasporto scolastico. Lunedì decideremo la proroga anche per raccogliere la sollecitazione che ci è arrivata dai sindaci, che hanno la necessità di respirare". 

Le critiche alle forze dell’ordine

Per De Luca, inoltre, "l'insieme delle forze dell'ordine non e' impegnata nel rispetto delle regole del covid. A queste condizioni l'Italia si prepara al disastro: invito il governo a dirci qual e' l'attivita' di 200-300 mila persone delle forze dell'ordine per il rispetto delle norme. Io rilevo - ha spiegato - che non c'e' un piano nazionale delle forze dell'ordine per il rispetto delle ordinanze, quindi o controlliamo il rispetto delle regole oppure l'Italia va a sbattere. L'opportunismo non va bene, bisogna guardare in faccia i problemi. Visto che i controlli non vengono fatti bisogna mettere il conto che il 40% dei contagiati e' in giro, asintomatici ma aggressivi nel contagio. Quindi il mio appello al governo e' di dire all'Italia qual e' il sistema di controllo delle regole messo in piedi, senza controllo le ordinanze non servono a nulla. In tutta Italia non c'e' uno che dopo le 18 indossa la mascherina. O fate ordinanze serie, piu' ridotte ma che vengono rispettate o meglio che non fate niente, perche' diventa un invito a non rispettare le regole quindi un'aggravante".

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