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Cronaca

Assembramenti e trasgressioni: nessuno pensa al Covid, rispuntano i pazienti gravi anche al Ruggi

A lanciare l'allarme, il dottor Mario Polichetti, responsabile nazionale alla Sanità dell'Udc: "Se si va avanti così, a settembre ci aspetta una nuova ondata che non possiamo permetterci". Presto, il terzo ciclo vaccinale per gli operatori della Sanità, in quanto gli effetti delle dosi di gennaio e febbraio iniziano a calare

Mentre molti cittadini scelgono di godersi l'estate dimenticando il Covid, nonostante l'emergenza non sia finita, tornano a popolarsi, drammaticamente, i posti in ospedale. Ad occuparli, persone colpite dal virus. Sei, in particolare, i pazienti in Rianimazione al Ruggi. Nove, i ricoveri di contagiati negli ultimi giorni. "I dati parlano chiaro: la variante Delta si diffonde più rapidamente e iniziano anche a venire meno gli effetti delle dosi di vaccino inoculate a gennaio e febbraio - spiega il dottor Mario Polichetti, responsabile nazionale alla Sanità dell'Udc- Per il personale medico, infatti, è previsto un terzo ciclo da settembre: sarebbe un disastro se al Ruggi gli operatori, e quindi i pazienti, iniziassero nuovamente a contagiarsi".

L'allarme

Intanto, come mostra anche lo scatto della spiaggia del Pozzillo a Santa Maria di Castellabate, numerose le persone, da nord a sud della provincia, che non rinunciano al mare e alle vacanze senza adottare alcuna misura anti-contagio, a tutto vantaggio della diffusione del virus. "Ci sono assembramenti incontrollati che ci fanno chiedere su quale criterio gli enti abbiano rilasciato le concessioni ai lidi per creare lo scempio (tra distanze annullate e assembramenti) che è alla base dell'aumento del contagio - continua Polichetti - Se non si pone un freno alla situazione, ci attende la quarta ondata da settembre. Ondata che non possiamo permetterci, perchè manderebbe a rotoli l'economia", ha concluso.

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