Covid-19: al via il 2° screening all'Unisa, nuovi contagi ad Eboli e Battipaglia
Martedì 2 febbraio, in collaborazione con l’ASL di Salerno, al via la seconda tornata per dipendenti dell’Università di Salerno
Dieci nuovi contagi da Covid-19 a Battipaglia, dove dal 15 agosto ad oggi sono stati registrarti 1283 di cittadini contagiati al Covid, di cui 1006 persone guarite, 18 decedute, 259 attualmente positive al Covid. Dunque, 245 in isolamento domiciliare e 4 ricoverate. Intanto ad Eboli, 7 nuovi positivi e 7 nuovi guariti: ad oggi sono in isolamento domiciliare 240 soggetti.
La campagna di screening all'Unisa
E intanto parte la seconda campagna di screening per i lavoratori dell’Università di Salerno. Martedì 2 febbraio, in collaborazione con l’ASL di Salerno, al via la seconda tornata per dipendenti dell’Università di Salerno che prestano servizio prevalentemente in presenza e dei lavoratori che si occupano dei servizi di manutenzione degli impianti e della guardiania. A differenza della prima campagna di screening, risalente al mese di settembre/ottobre, dove vennero effettuati test sierologici, per questa seconda campagna i test effettuati saranno i cosiddetti “tamponi antigenici rapidi”, il cui risultato si saprà entro 10 o al massimo 15 minuti dall’effettuazione del tampone. Uno screening su base volontaria che ha non solo l'obiettivo di monitorare le condizioni di salute di tutti i lavoratori coinvolti, ma anche di avere a disposizione un ulteriore dato ai fini del “riavvio” delle attività di didattica e di ricerca presso i due Campus Universitari dell'Ateneo di Salerno. I kit dei “tamponi rapidi” sono stati acquistati con risorse economiche dell'Ateneo e sono circa 500.
Per martedì 2 febbraio, quindi, sono stati convocati, per essere sottoposti ai tamponi da parte dei medici dell’ USCA dell’ASL di Salerno, circa 80 lavoratori tra dipendenti dell'Ateneo e lavoratori delle aziende che gestiscono i servizi per conto dell’Università. L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla Cisl Università di Salerno e va nella direzione di rendere la più sicura possibile la ripresa di tutte le attività all'interno dei Campus Universitari, “quasi ferme” da circa 11 mesi.