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Cronaca

Cstp, il Comune non paga: stop alle linee aggiuntive e al servizio festivo

Scatta lo sospensione di cinque linee aggiuntive di bus, a causa della mancata risposta da parte dell' amministrazione comunale, all' ultimatum del presidente del Cstp. L'assessore Cascone: "Ricorriamo a vie legali"

Sospese, da questa mattina, cinque linee urbane ed il servizio nei giorni festivi a Salerno. Una doccia fredda per il trasporto pubblico locale, conseguenza del mancato provvedimento da parte del Comune del pagamento di 1 milione di euro al Cstp. Nessuna risposta, infatti, all'ultimatum del presidente del consorzio di trasporto pubblico salernitano, Mario Santocchio, il quale ha disposto la sospensione dei servizi aggiuntivi nei comuni morosi.

In particolare, a non circolare, la linea 41 che collega la stazione a Sala Abbagnano, la 42 che da Cupa Siglia giunge fino a via Ligea, e poi la 43 che unisce piazza Luciani a S. Maria delle Grazue, la 44 diretta a via del Monte e la 45 che attraversa Fratte, Pastorano e Matierno. Inoltre, sospesi i servizi festivi dei bus. Tagli anche a Scafati, Vietri sul mare, Nocera Inferiore, Vallo della Lucania e Pellezzano, mentre il Comuen di Cava de' Tirreni ha scongiurato la sospensione delle linee provvedendo al pagamento degli arretrati che si aggiravano attorno a 300mila euro.

“L’avevamo già inoltrata venerdì scorso e la ripetiamo adesso la richiesta di convocazione ad horas di un tavolo tecnico per la corretta determinazione dei cosiddetti servizi aggiuntivi - ha commentato l'assessore comunale alla Mobilità, Luca Cascone - I vertici del Cstp sanno bene che questa voce contrattuale non corrisponde ad una valutazione di priorità del servizio. Per il Comune di Salerno non esistono di fatto, al di là della classificazione consuetudinarie, cittadini e linee di serie A o di serie B".

Lo stesso assessore, ha annunciato, infine, il ricorso a vie legali: "Abbiamo dato mandato al settore Avvocatura del Comune  di procedere ad ogni azione legale per annullare la sospensione delle corse e tutelare il diritto alla mobilità dei lavoratori pendolari, degli studenti, dei cittadini salernitani”.
 

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