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Cronaca

L'allarme della Cisl: "La metà dei pensionati salernitani vive con meno di 500 euro al mese"

Per la Fnp Cisl: "Parlare di persone che si trovano al di sotto della soglia di povertà vuole dire usare un eufemismo, molti pensionati non sono più in grado di comprare nè le medicine per curarsi nè i generi alimentari di cui hanno bisogno"

La metà dei pensionati della provincia di Salerno vive con una pensione inferiore ai 500 euro mensili. E' questo l'allarme della Fnp Cisl della nostra provincia. "Parlare di persone che si trovano al di sotto della soglia di povertà vuole dire usare un eufemismo - esordisce Giovanni Dell'Isola della Fnp Cisl - Ormai molti di essi non sono più in  grado di comprare le medicine per curarsi nè tanto meno in molti casi poter acquistare i generi alimentari di cui hanno bisogno. La situazione è insostenibile. Nella nostra provincia la situazione non è ancora esplosa grazie alla tenuta delle reti informali e familiari e perché i pensionati stanno dando fondo ai loro ultimi risparmi".

"A far paura è l'assordante silenzio della politica, locale, nazionale e regionale, e il forte stato di disagio in cui si trovano i pensionati con pensioni al di sotto dei 500 euro mentre gli scandalosi vitalizi  e le ricche pensioni d’oro non sono stati per niente scalfiti - continua Dell'Isola - Serve Ripristinare l'indicizzazione delle pensioni, anche superiori a tre volte il minimo, a partire dal prossimo anno. Approvare e finanziare il fondo per la non autosufficienza, per garantire omogeneità territoriale ed infine rivedere il sistema fiscale riducendo il carico su pensionati e lavoratori dipendenti". 

L'ultima battuta, infine, è sulla paventata chiusura dei centri di riabilitazione a fine ottobre. Per il segretario Fnp Cisl provinciale: "Sarebbe il collasso per tutti, un fallimento che non possiamo permetterci".

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