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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Crozza-De Luca sulla Bindi: "Ecco cosa volevo realmente dire a Rosy"

Il comico di La7 torna ad imitare il governatore della Campania finito nella bufera dopo alcune dichiarazioni contro la presidente della commissione parlamentare Antimafia. Battute ironiche anche su Matteo Orfini

Com’era facile immaginare ieri sera, nel corso della consueta puntata di Crozza nel Paese delle Meraviglie, il comico di La7 è tornato ad imitare il governatore della Campania Vincenzo De Luca, finito nella bufera a seguito di alcune dichiarazioni contro la presidente della commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi. “In effetti pensandoci a mente fredda, effettivamente ho sbagliato. Mi scuso – ha affermato Crozza-De Luca - se le mie parole sono state travisate. Non volevo dire che bisogna uccidere Rosy Bindi. Intendevo dire che bisognerebbe uccidere tutta la popolazione mondiale e lasciare da sola la Bindi, in un mondo selvaggio simile al pleistocene. L’unico essere che lei avrà davanti sarà la tigre con i denti a sciabola. Voglio vedere se la signorina Bindi gli darà dell’ impresentabile. Sta zocc….

Poi il comico giustifica meglio le sue parole fuori le righe: “Il nostro è un modo di dire al Sud, dove abbiamo espressioni che al Nord non possono capire. Al sud dire zocc…. è come fare un complimento. Quando ero sindaco di Salerno ho concluso molti matrimoni dicendo adesso può baciare sta zocc…. E alle critiche giunte, nei suoi confronti, anche dal presidente del Pd Matteo Orfini ci scappa un’altra battuta: “Orfini? Sto figlio di ntrocchia, che per noi campani è un modo di dire normale…Noi, ad esempio, non abbiamo la festa della mamma, ma la festa della ntrocchia. Il noto cantante Bennato scrisse anche la canzone viva la ntrocchia, poi fu costretto a cambiarla per farsi capire dai settentrionali”.

Inevitabile, prima di concludere lo spettacolo, un ritorno sul caso Bindi: “Io voglio la pace con la Rosaria detta Bindi. Un mese fa – ha raccontato Crozza-De Luca - ho predisposto che fosse dedicata alla Bindi una targa al centro dei quartieri Spagnoli, con scritte in oro vero, che compongono il nome Bindi. Un busto della Swarovski. Con la faccia della medesima. Solo che purtroppo sti fetenti animali si arrubbano tutto tranne questa targa. Neanche una mezza scritta con la vernice hanno fatto.. la venerano come la Madonna. E in tutto questo Grillo salta…”

Infine una battuta ironica sull’ossobuco: “In Campania ho introdotto io il concetto di buco: prima di me per gli adolescenti era impossibile spiare dalla serratura l’avvenente zia, le ruote delle macchine non si bucavano mai con conseguente crisi economica dei gommisti. Ma la conseguenza più terribile era vedere i campani in strada gonfi come pere …”

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