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Cronaca Agropoli

Scuole superiori aperte in Cilento: divisi alunni e genitori, intanto Coppola chiede "resilienza"

Il sindaco Coppola: "Oggi è importante essere resilienti, sapersi adattare ai momenti difficili per poterli superare"

Gli istituti superiori di Agropoli restano aperti; tutte le altre scuole, invece, seguiranno le disposizioni della regione Campania, almeno fino a quando non ci saranno interventi dell’autorità giudiziaria o del governo. Lo ha deciso il sindaco Adamo Coppola che ieri, prima di confermare la propria decisione, ha informato il Prefetto di Salerno e condiviso la scelta con l'Asl Salerno e i dirigenti scolastici, anche loro convinti che non vi siano le condizioni per chiudere gli istituti superiori.

Parla Coppola

Nel fine settimana ho sentito l'Asl e i dirigenti e ho appurato che la situazione delle scuole superiori è sotto controllo, e almeno in questo momento non ci sono le condizioni per chiuderle.

Se nei prossimi giorni dovessimo renderci conto che ci sono dei problemi e che i protocolli non possono essere rispettati, ci attiveremo immediatamente L'obiettivo è avere una scuola non solo sicura, ma anche efficiente. Qualora con il prosieguo dell'anno scolastico dovesse accadere che le lezioni non possano essere portate avanti nel migliore dei modi a causa di un disequilibrio tra studenti in presenza e dad fermeremo tutto.

Poi l'appello del primo cittadino

Oggi è importante essere resilienti, sapersi adattare ai momenti difficili per poterli superare. La soluzione a questa difficile situazione non può essere sempre quella di fermarsi, ma è necessario evolversi, ad esempio usando la mascherina. Questa è l’indicazione che cercheremo di seguire, salvo che la situazione non necessiti di una scelta diversa.

Divisi alunni e genitori

Mentre diverse famiglie salernitane, dal Cilento al resto della provincia, si stanno costituendo in comitati civici per chiedere la scuola in presenza nonostante l'ordinanza regionale di De Luca, gli studenti delle superiori stanno protestando per chiedere la Dad per gli istituti di ogni ordine e grado. "Molti tra gli alunni e il personale scolastico quali professori e collaboratori risultano positivi e quindi non sará possibile riprendere completamente e per tutti in presenza, il che significa ricominciare in “presenza” dove in presenza in realtá ci stará circa la metá della scuola date le classi decimate dai contagi". Poi l'appello unanime: "Non ci sentiamo sicuri in classe con la nuova ondata ancora in corso: preferiamo la dad".

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