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Cronaca

Maltempo e danni: luci spente, alberi caduti e incendi a Salerno e provincia

Fulmini e acqua a catinelle hanno ancora una volta messo k.o. il nostro territorio. Ad Altavilla Silentina uno stabile è stato avvolto dalle fiamme

Ancora una volta, il maltempo ha messo k.o. il nostro territorio. Allagamenti, alberi caduti e addirittura incendi hanno reso infernale la nottata appena trascorsa. In città, in particolare, i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per cavi dell'Enel danneggiati e alberi a terra: intorno alle 22:30, su lungomare Marconi, i caschi rossi nel bel mezzo di una bufera di vento, hanno, tra l'altro, ripristinato un arbusto caduto lungo la strada.

Luminarie spente in più zone della città, inevitabilmente, e in via Diaz piante e alberelli a loro volta finiti fuori dalle aiuole. In provincia, intanto, alle 00:47 uno stabile di Altavilla Silentina è stato colpito da un fulmine e avvolto dalle fiamme: immediato, l'intervento dei vigili del fuoco. Come pure a Capaccio, dove un'auto in prossimità di alcune abitazioni, si è incendiata, facendo correre il distaccamento di Eboli dei vigili, precipitatosi anche a Battipaglia per spegnere le lingue di fuoco che avevano avvolto un'altra vettura ancora. Insomma, innumerevoli i danni portati dall'ondata di maltempo che ha posto fine all'autunno, traghettando i salernitani nell'inverno.

Secondo l'analisi storica della Società Meteorologica Mediterranea di Salerno, la temperatura media delle massime rilevate nelle zone costiere della regione nello scorso mese di ottobre è stata di 24 gradi, inferiore solo alla media dei 24,8 gradi dell'ottobre 2008 e ai 25,9 gradi del 2006. Nell'ottobre 2012 la media è stata di 21 gradi, contro i 21,5 gradi dell'ottobre 2011, i 21,8 gradi dello stesso mese del 2010, i 20,9 gradi dell'ottobre 2009 e i 21,4 dell'ottobre 2007. "L'ottobre del 2013 e i primi giorni del mese di novembre - spiega Carlo de Felice della Società Meteorologica Mediterranea - sono stati caratterizzati da continui afflussi di aria molto mite di origine mediterranea spinti sia dall'anticiclone delle Azzorre sia dai venti di Libeccio che hanno accompagnato le perturbazioni atlantiche".

"In questo autunno - aggiunge - sono mancate "le correnti di origine continentale che in alcuni anni hanno portato le temperature su valori decisamente più freschi. Dall'analisi dei dati si può notare come anche negli anni passati abbiamo avuto mesi di ottobre decisamente miti, parlando sempre di media mensile, come nel 2006. A differenza degli anni scorsi - conclude - quest'anno la fase mite è stata costante, mai interrotta da correnti continentali fredde. Andando indietro negli anni spicca il mese di ottobre 1974 quando a Napoli la temperatura scese fino a 5 gradi".

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