Qualità dell'aria a rischio: il Treno Verde bacchetta Salerno
Diversi, i danni provocati dall'inquinamento acustico all'uomo, tra cui l’aumento della pressione e i problemi cardiaci, passando per l'ipertensione e l’insonnia
Il Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato saluta Salerno, ma non prima di averla bacchettata. Se per il monitoraggio sulle polveri sottili la città risulta a norma, infatti, decisamente allarmante il quadro sull’inquinamento acustico. Dalla foto scattata dal Laboratorio Mobile di Italcertifer, realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare, infatti, circa il monitoraggio effettuato per 72 ore consecutive in Corso Garibaldi, all’altezza del civico 34, risulta la presenza di PM10 che, in tutti e tre i giorni, si è contenuta entro il limite previsto dalla legge di 50 microgrammi/metro cubo (µg/m3), con la complicità delle condizioni metereologiche.
Decisamente più preoccupanti, i dati di rilevamento dell’Arpac: Salerno, in questi primi due mesi e mezzo del 2013 conta già 30 superamenti del limite giornaliero consentito per il PM10 rispetto ai 35 annui consentiti. "Si tratta di una calma solo apparente, perché la situazione è ben più complessa, come dimostrano i dati del monitoraggio ufficiale dell’Arpac – precisa Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico di Legambiente Campania-. Si registrano, infatti, già 30 superamenti di PM10 sui 35 consentiti in un anno, numeri che lasciano presagire per Salerno un peggioramento della qualità dell’aria rispetto al 2012, dove la città ha accumulato 31 superamenti nell’arco di 12 mesi, un solo sforamento in più rispetto alla situazione aggiornata di questi primi due mesi e mezzo. La profonda crisi generale e quella incombente sul trasporto pubblico possono rappresentare indubbiamente un aggravio della situazione".
Non rincuora il fronte dell’inquinamento acustico che ha già superato i limiti di legge di oltre 10dB(A) con un massimo di 13 dB(A) nella notte tra sabato e domenica. "I limiti previsti sono di 65 dB(A) di giorno e 55 dB(A) di notte, soglie che sono state sforate visto che il monitoraggio ha rilevato 67,9, 72,5 e 68,7 dB(A) nelle ore diurne e 68,1, 66,3 e 64,5 dB(A) nelle ore notturne", spiegano da Legambiente. Diversi, i danni provocati dall'inquinamento acustico all'uomo, tra cui l’aumento della pressione e i problemi cardiaci, passando per l'ipertensione e l’insonnia.