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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Asili nido e scuole materne al collasso, la Cgil: "Servono nuove assunzioni"

De Angelis:"Bisogna intervenire immediatamente perché ad essere in gioco, e non è una forma retorica, è il futuro dei bambini, la qualità del loro apprendimento e lo sviluppo della loro personalità"

L'anno scolastico si avvicina e come ogni anno si torna a discutere delle condizioni in cui si trovano le strutture scolastiche. Sul problema interviene il segretario provinciale della Fp Cgil Angelo De Angelis: "Il tema dei servizi all’infanzia è sottovalutato. Gli enti locali sono al collasso e non hanno gli strumenti per salvaguardare gli asili nido e le scuole materne. Bisogna intervenire immediatamente perché ad essere in gioco, e non è una forma retorica, è il futuro dei bambini, la qualità del loro apprendimento e lo sviluppo della loro personalità".

Di qui le cifre: "Dieci miliardi di tagli dal 2010 ad oggi per i soli enti locali, a cui vanno aggiunti i tagli che dai ministeri colpiscono a cascata Regioni, Province e Comuni, blocco del turn over, troppi sono gli ostacoli al servizio pubblico rivolto ai bambini e alle loro famiglie, ma più in generale al sistema di welfare locale nel suo complesso e all’assistenza alla persona, con il risultato che la privatizzazione avanza senza garanzia alcuna sulla qualità dei servizi offerti".

Per De Angelis "bisogna modificare il Patto di Stabilità per permettere gli investimenti su Asili Nido e Scuole Materne, vanno sbloccate le assunzioni, investite tutte le risorse disponibili per potenziare i servizi. Ma soprattutto va costituito un sistema di governance che rimetta mano alle leggi regionali in materia, spesso obsolete, una riforma che garantisca l’estensione del servizio pubblico, la continuità educativa nella fascia 0-6 anni e l’allineamento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi, vista la grande distanza tra il nord e il sud del Paese".

"I nidi e gli asili non sono solo luoghi necessari alla crescita dei bambini, ma anche luoghi di integrazione, un sostegno alle famiglie svantaggiate e un investimento sul futuro, anche in termini economici. Considerato che il Comune di Salerno può assumere personale nel settore infanzia avendo la spesa per il personale sotto il 40% delle uscite, chiediamo all’Amministrazione Comunale di inserire nel fabbisogno del personale un numero congruo di personale qualificato per coprire tale assenze. L’infanzia è un bene comune e tutelarla dovrebbe essere interesse di tutti" conclude De Angelis.

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