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Cronaca

Arte e musica popolare si fondono con il lavoro-passione di Daniele Caputo: la storia

Caputo: "Costruisco la mia vita un passo alla volta, nello zaino che porto con me, c'è anche TammorrArte"

Dar nuova luce e decorare gli strumenti della musica popolare: questo il lavoro-missione di Daniele Caputo, giovane salernitano che ha scelto di trasformare le sue passioni e vocazioni in mestiere. "Il Signore mi ha fatto nascere in un posto stupendo nel mezzo di luoghi, arti e tradizioni millenarie, che si rinnovano nei secoli. Appassionato sin da piccolo dall’arte, dal creare cose, costruirle, dallo sport, dagli scout, dalla musica, e poi dalla musica e dalla danza popolare della mia terra, ho studiato al liceo artistico e proseguito gli studi alla facoltà di Architettura di Napoli. - racconta Caputo-  Costruisco la mia vita un passo alla volta, nello zaino che porto con me, c’è anche TammorrArte. L’avventura di Tammorrarte esiste perché in questa Campania così florida, esistono ancora costruttori di strumenti dal suono arcaico, come tammorre e castagnette, putipù, scetavaiasse e via dicendo".

Collaborando con costruttori della tradizione quali Antonio Esposito detto Tonino ‘o Stocco, e il maestro Antonio de Lucia che danno vita a questi strumenti unici, dunque, Caputo miscela tradizione e innovazione per le sue decorazioni. Tra le novità, le castagnette con l'inserto in ceramica realizzate in collaborazione con Solimene Art Ceramiche. Le classiche castagnette e i tamburi, inoltre, sono realizzati artigianalmente e decorati a mano tramite la tecnica dell’incisione con pirografo. Per ogni informazione: Tamorrarte.it

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