"Spes" sulle Pisano non accessibile: Salute e Vita diffida l'Istituto Zooprofilattico per il Mezzogiorno
L'associazione accusa l'istituto di non aver ottemperato all'ordinanza del Tar del 29 ottobre in merito al completo e integrale accesso agli atti dello Studio Spes
Diffida all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Mezzogiorno: a presentarla, l'associazione Salute e Vita guidata da Lorenzo Forte. L'associazione, infatti, accusa l'istituto di non aver ottemperato all'ordinanza del Tar del 29 ottobre in merito al completo e integrale accesso agli atti dello Studio Spes (Studio sulla Popolazione Suscettibile - Fonderie Pisano).
Parla Lorenzo Forte
Mancano nei documenti consegnati al sindaco di Pellezzano Francesco Morra, del tutto le relazioni specifiche, le slide mostrate il 27 novembre presso l'Istituto ed i verbali di sopralluogo alle Fonderie Pisano, disattendendo così l'ordine del G.A. e le richieste presentate dalla scrivente associazione e dal Comune di Pellezzano nella persona del Sindaco, a seguito dell'accesso allo studio Spes, disposto con ordinanza dal Tar Campania Salerno ottenuta su richiesta del nostro legale Avv. Francomassimo Lanocita.
La mancata ottemperanza all'ordine del giudice da parte dell'Istituto Zooprofilattico conferma ancora una volta la incomprensibile ed ingiustificata volontà dell'istituto di non rendere pubblico lo studio Spes nella sua interezza.
Al fine di consentire un corretto diritto di valutazione da parte dell'associazione e dello stesso sindaco di Pellezzano, con riserva di adire il giudice penale per la grave omissione, dunque, è partita la diffida per ottenere i documenti non rilasciati.