"Dipendenti minacciati con un piccone nel centro raccolta rifiuti di Siano": la denuncia e l'appello della Cgil
La FP Cgil: "Andremo in fondo per accertare le responsabilità di quanto accaduto e chiediamo maggiori tutele e sicurezza per i vigili e gli ausiliari, nonché per tutti i dipendenti dell'Ente”
“Piena ed incondizionata solidarietà ai due dipendenti del Comune di Siano. Andremo in fondo per accertare le responsabilità di quanto accaduto e chiediamo maggiori tutele e sicurezza per i vigili e gli ausiliari, nonché per tutti i dipendenti dell'Ente”.
Lo hanno detto il segretario Generale della FP Cgil Salerno Antonio Capezzuto e il Coordinatore provinciale Enti locali della Funzione pubblica Cgil, Alfonso Rianna a proposito di un episodio che si sarebbe verificato martedì mattina a Siano, nel centro di raccolta rifiuti di via Zambrano. "Una pattuglia della polizia locale è intervenuta per identificare due soggetti che stavano scaricando abusivamente ogni tipo di rifiuto dopo aver minacciato gli operatori del centro. - scrivono in una nota i sindacalisti - Alla vista della pattuglia i due, brandendo un piccone hanno iniziato a colpire i veicoli minacciando di morte i due dipendenti intervenuti. Uno di loro, un ausiliare al traffico, probabilmente non sarebbe dovuto neppure essere lì a rischiare la propria vita” spiega Rianna. Secondo i sindacalisti, "i due intrusi poi, avrebbero tentato di darsi alla fuga dopo aver speronato l'auto della polizia locale, danneggiandola".
Si tratterebbe dell'ennesima aggressione ai danni dei dipendenti comunali. “Ringraziamo intanto i Carabinieri di Siano e Mercato San Severino che hanno arrestato, su disposizione del pm del Tribunale di Nocera Inferiore, Donatella Diana, questi delinquenti”, concludono Antonio Capezzuto e Alfonso Rianna, Fp Cgil.
L'udienza
Al termine dell'udienza di convalida, il tribunale di Nocera Inferiore ha liberato i due, disponendo l'obbligo di firma per solo uno dei due indagati. L'udienza si è aggiornata al prossimo dicembre, con il legale dei due fratelli che ha raccontato tutt'altra versione, spiegando che i suoi assistiti sarebbero stati letteralmente "sequestrati all'interno della discarica, dove depositano invece da anni rifiuti, perchè autorizzati". I due fratelli si sono difesi, durante l'udienza di convalida, negando minacce e aggressioni nei riguardi delle due donne, dipendenti del Comune di Siano.