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Cronaca Irno / Via Silvio Baratta

Torna il vecchio senso di marcia tra Torrione e via Mobilio, l'appello dei commercianti di via Baratta

Intanto, con la riapertura del ponte di Torrione, un appello lo lancia anche l'avvocato Antonio Cammarota, Presidente della Commissione Trasparenza

Mentre questa mattina l'Assessore all'Urbanistica e alla Mobilità, Mimmo De Maio ha dato il via alle operazioni per il ripristino del vecchio senso di circolazione all'altezza del ponte ferroviario che collega via Torrione con via Settimo Mobilio, c'è ancora chi attende risposte. Se è vero che il dispositivo di traffico che entrerà in vigore da lunedì 30 gennaio darà nuovamente la possibilità per chi viene da Torrione di svoltare a destra in via Mobilio, i commercianti di via Silvio Baratta auspicano che sia questo solo l'inizio di un cambiamento della viabilità nella zona. Da anni, infatti, stanno aspettando che venga invertito il senso di marcia del ponte che collega la cittadella giudiziaria con via Baratta, come avveniva in passato. Solo così, infatti, potrebbe essere nuovamente garantito il passaggio frequente di auto e quindi la visibilità degli esercizi che soffrono l'isolamento causato proprio dall'attuale dispositivo. Lo sanno bene, in particolare, il fiorista Carrella e i fratelli D'Amora del distributore Esso che ci hanno raccontato i disagi patiti da quando fu modificato il senso di marcia nella zona e il conseguente calo di vendite dovuto proprio alla scomodità, per i potenziali clienti, di percorrere la strada senza affrontare giri infiniti alla guida e traffico.

Vedi>>>Le interviste in via Baratta

Intanto, con la riapertura del ponte di Torrione, un appello lo lancia anche l’avvocato Antonio Cammarota, Presidente della Commissione Trasparenza: “L’efficace gioco di visibilità per la lodevole iniziativa di qualche neo consigliere comunale suona invece come un gravissimo atto di accusa nei confronti del responsabile alla viabilità, di oggi e di ieri - ha detto - Invece di tagliare nastri rinnegando se stesso, l’assessore chieda scusa ai cittadini di Salerno e della zona di via Mobilio per le scelte cervellotiche e demenziali che per anni hanno umiliato l’economia e la vivibilità di una intera area della città”. “Ora, prima che passi altro tempo - incalza Cammarota- si apra immediatamente il traffico dinanzi al Grand Hotel Salerno, una strada voluta per completare la Lungoirno fino al Lungomare Tafuri”. Annunciata una petizione popolare per far aprire la strada.


 
 

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