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Cronaca

Omaggio alle 26 donne nigeriane morte: Salerno le ricorda con una scultura

L'opera è stata inaugurata al cimitero. Era presente anche il Ministro nigeriano Ifeyinwa Angela Nworgu, che ha ringraziato "la comunità salernitana, modello di civiltà"

"Grazie per la dignità che state riconoscendo alle donne nigeriane. Salerno ha dato una grande dimostrazione di civiltà al nostro popolo e alle famiglie delle 26 giovani vittime. Lo Stato nigeriano vi ringrazia. Si parla ancora di razzismo ma nel mondo esistono gli esseri umani senza distinzione di razza". Così Ifeyinwa Angela Nworgu, Ministro nigeriano, ha ringraziato oggi "la comunità salernitana, modello di civiltà". Il Ministro in visita a Salerno, in occasione dell'inaugurazione del monumento che ricorda le 26 giovani donne morte in mare, sbarcate in città e seppellite a Salerno e in altre località della provincia. Il monumento, opera di Pietro Lista e Giovanni De Rosa, è stato inaugurato nel cimitero monumentale, a Brignano.

Il messaggio

"Creiamo un unico percorso per tenere unite le donne e per lottare contro tutti i tipi di violenza - ha detto l'assessore comunale alle pari opportunità, Gaetana Falcone -. L'albero della vita che inauguriamo oggi rappresenta 26 vite spezzate. Poi ci sono due nidi, cioè i bambini che due donne portavano in grembo. Ricostruire una nuova società è complicato ma la forza delle donne non si arrrende mai. Tutti insieme possiamo farcela. Il messaggio di speranza e di pace prosegue stasera con la rappresentazione, a sfondo benefico, organizzata al Teatro Augusteo". Le dichiarazioni di Paki Memoli, consigliere comunale e rappresentante dell'associazione Prima Luce della quale è presidente: "Queste donne non dobbiamo dimenticarle perché è stato infranto il loro sogno di libertà - ha detto - Il messaggio è l'uguaglianza, dobbiamo volerci bene. Nella giornata della festa della donna, vogliamo ribadirlo con forza. Tante volte, passeggiando in città, abbiamo visto cose sbagliate e ci siamo girati dall'altra parte. Non deve accadere: è un messaggio sbagliato che diamo ai nostri giovani. Tutti meritano pari dignità e la dignità passa anche per il lavoro delle donne, comprese quelle che sono a casa prendendosi cura di figli, mariti e anche di persone ammalate". 

L'opera

"26 rami spezzati, 2 nel segreto della maternità. Nell'edera l'immortalità dell'anima" è una scultura di arte moderna. "Un po' futurista - l'ha definita Pietro Lista -. Per me rappresenta la morte e poi c'è l'edera a terra che riprende la vita con il passare del tempo. E' molto forte come simbolo. La morte delle povere ragazze mi ha profondamente ferito: non a caso, presento 26 rami secchi. La vita germoglierà nell'edera che ritornerà rigogliosa con la primavera".

Giardini 8 marzo

La mattinata d'iniziative dedicate alle donne è proseguita con l'inaugurazione del monumento realizzato da Eugenio Siniscalchi, in collaborazione con alcuni studenti del Liceo Artistico Sabatini-Menna, all'interno dei Giardini "8 marzo", in via De Cicco. "L'idea nasce da una fusione dell'onda del mare, dove le ragazze nigeriane sono morte, con le orme delle loro mani sulla sabbia che è segno e simbolo di approdo. Dalle onde vien fuori la colomba che rappresenta il desiderio della libertà ad ogni costo, anche rischiando di perdere la propria vita", ha spiegato Siniscalchi.

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