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Cronaca Atena Lucana

Droga nel salernitano, operazione "Big Brother": arrestato un consigliere comunale

C'è anche un decreto di fermo di indiziato di delitto, per gli stessi reati, nei confronti di 5 pregiudicati. Tra gli indagati, figura un consigliere comunale di Sant'Angelo le Fratte, destinatario della misura degli arresti domiciliari. Eseguito anche un decreto di sequestro preventivo di un bar e di 7 autovetture

Dall'alba di oggi, nelle province di Salerno, Napoli, Potenza e Biella, i carabinieri del Comando provinciale di Salerno supportati da quelli dei reparti territorialmente competenti, stanno eseguendo un provvedimento cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Potenza, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 25 persone, 8 delle quali sottoposte a custodia cautelare in carcere, 11 ai domiciliari e 6 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono tutte ritenute responsabili di traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Sono stati sequestrati circa 10 chili di droga, tra cocaina, marijuana ed hashish.

Droga nel salernitano: blitz della Finanza

I dettagli

C'è anche un decreto di fermo di indiziato di delitto, per gli stessi reati, nei confronti di 5 pregiudicati. Tra gli indagati, figura un consigliere comunale di Sant'Angelo le Fratte, destinatario della misura degli arresti domiciliari. Eseguito anche un decreto di sequestro preventivo di un bar e di 7 autovetture. In provincia di Salerno, nei guai persone originarie del Vallo di Diano. L'operazione è stata condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia di Sala Consilina e ha consentito di smantellare una organizzazione – formata in gran parte da cittadini residenti nel Vallo di Diano — che gestiva traffico di cocaina, marijuana e hashish, che aveva il suo epicentro nella indicata area Valdianese. La base logistica della organizzazione era ubicata ad Atena Lucana, dove il promotore del sodalizio, P.P., e la propria convivente G.S., coordinavano il traffico di sostanze stupefacenti dall’interno di un bar e da un residence. Qui veniva non solo organizzato il traffico di droga, ma anche la mappa delle consegne. I carabinieri hanno seguito passo dopo passo le modalità di approvvigionamento, i luoghi di stoccaggio della droga, le fasi di acquisto e vendita, hanno individuato gli acquirenti. La cocaina veniva fornita al gruppo criminale da un pregiudicato residente nell’area vesuviana che si occupava, attraverso dei corrieri, di consegnare lo stupefacente presso il bar di Atena Lucana. La marijuana invece era di competenza di un incensurato residente a Sala Consilina che, stabilmente, si occupava di rifornire di stupefacente l’organizzazione: un chilo per volta.

Il secondo sodalizio


Nel corso delle indagini, è emersa l’esistenza di un altro sodalizio criminale, collegato al primo, formato da giovani pusher residenti in gran parte nel comune di Sala Consilina. Sono stati raggiunti da un Decreto di Fermo del Pubblico Ministero. Erano staccati dalla precedente organizzazione e si occupavano della cessione di cocaina nel centro storico della città. La zona di accesso all'area era presidiata da molte vedette che segnalavano ai sodali l’ingresso nel centro storico delle auto di servizio dei carabinieri. Per sfuggire ai controli, gli spacciatori nascondevano la droga in alcuni fori ricavati nei muri di alcune abitazioni del centro storico. La cocaina, ad esempio, in molte occasioni, dopo essere giunta ad Atena Lucana, veniva occultata nei pressi di un residence lungo le strade di campagna per evitare che venisse sequestrata dai carabinieri. Nelle conversazioni telefoniche, gli spacciatori parlavano di droga facendo riferimento al numero di maglia di calciatori famosi. In pratica, lo spacciatore comprendeva l’entità della richiesta dell’acquirente a seconda del calciatore famoso che veniva richiamato nel corso della conversazione telefonica. E' stato anche disposto il sequestro preventivo di un bar e di alcune autovetture tutte riconducibili al promotore del sodalizio criminale.

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