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Cronaca

Traffico internazionale di sostanze dopanti: perquisizioni anche a Salerno

Coordinati dalla Procura della Repubblica di Novara, i carabinieri hanno eseguito 50 perquisizioni locali e domiciliari nelle province di Salerno, Novara, Alessandria, Milano, Monza Brianza, Piacenza, Varese, Pavia, Lodi e Napoli

E' coinvolta anche la provincia di Salerno, in una importante operazione contro il traffico internazionale di sostanze dopanti: nel corso della notte, i carabinieri del Nas di Torino, coadiuvati nella fase esecutiva da militari dei Comandi Provinciali e dei Nas di altre 11 province, hanno dato esecuzione ad ordinanze di applicazione di misure non detentive (obbligo di presentazione alla Pg e obbligo di dimora) emesse dal Gip presso il Tribunale di Novara nei confronti di 50 indagati.

Le accuse

Gli indagati sono ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di furto, ricettazione, commercio illecito di sostanze anabolizzanti e in parte stupefacenti e farmaci pericolosi per la salute pubblica. Sono state anche eseguite perquisizioni locali e domiciliari.

Le perquisizioni

Coordinati dalla Procura della Repubblica di Novara, i Carabinieri hanno eseguito 50 perquisizioni locali e domiciliari nelle province di Novara, Alessandria, Milano, Monza Brianza, Piacenza, Varese, Pavia, Lodi, Napoli e Salerno, nei confronti degli indagati di nazionalità italiana e anche est europea dediti alla commercializzazione di sostanze vietate nell’ambiente delle palestre. Le perquisizioni effettuate nel corso della notte hanno consentito di raccogliere importante materiale di prova a supporto dell’ipotesi investigativa e di procedere al sequestro di oltre 500 tra fiale e confezioni di medicinali anabolizzanti, 200 confezioni vuote, siringhe nonché varie taniche e attrezzature utilizzate per l’aspirazione del carburante, rinvenute in possesso degli indagati senza giustificato motivo.

Le indagini

Le indagini, avviate dal Nas di Torino nell’ottobre 2016 a seguito di controlli congiunti con l’Agenzia delle Dogane su plichi sospetti provenienti dall’estero e contenenti prodotti farmaceutici non tracciati, hanno consentito di individuare una rete di approvvigionamento e distribuzione al dettaglio di sostanze anabolizzanti e dopanti vietate, destinate a frequentatori di palestre e addetti alla sicurezza presso locali di divertimento. Tali sostanze e farmaci di produzione estera, in particolar modo di origine est-europea, venivano acquistate soprattutto su internet e raggiungevano i destinatari nascoste all’interno di spedizioni postali e di plichi veicolati da corrieri ufficiali. Inoltre tali farmaci dopanti e similari, oltre ad essere utilizzati senza controllo medico, erano di provenienza sconosciuta e senza garanzie sul reale contenuto. Grave, dunque, il pericolo  per gli assuntori.

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