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Cronaca

Blitz antidroga a Scafati: 23 persone in carcere, 13 ai domiciliari

Il reato contestato è associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Sgominate due organizzazioni criminali, legate da rapporti di parentela. Venivano utilizzati anche minorenni. Incasso complessivo di quattromila euro al giorno

Blitz all'alba a Scafati: i Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, hanno eseguito un provvedimento cautelare, emesso dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Nei guai 36 persone, indagate per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Nel dettaglio, custodia cautelare in carcere per 23 persone, agli arresti domiciliari altre 13. I reati contestati sono stati commessi tra il 2015 e il 2016. Sono state anche eseguite perquisizioni e notificati 5 avvisi di garanzia ad indagati in stato di libertà. 

Le indagini

Si sono sviluppate partendo da due episodi verificatisi a Scafati, in seguito all'omicidio del pregiudicatio Armando Faucitano, ucciso il 26 aprile 2015 in piazza Genova. Il 29 marzo 2016 ci fu anche un attentato ai danni del bar "My Love", gestito da T.C. già nota alle forze dell'ordine per i suoi precedenti legati allo spaccio di stupefacenti. Durante l'attività, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sono emerse due diverse associazioni finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti, operanti a Scafati. La prima, guidata da G.C.B, e A.S. La seconda, invece, fa capo a F.S., T.C., A.C., M.C, V.C., R.S., e S.S. "Entrambi i sodalizi, il primo dei quali era il fornitore del secondo - spiega la Procura - era accomunati da rapporti familiari che rafforzavano il rapporto di collaborazione".

I legami con i clan

Nel caso dell'associazione che faceva capo a G.B.C. e A.S. sono stati anche documentati rapporti con affiliati al clan Matrone di Scafati e Aquino-Annunziata di Boscoreale. Attingevano anche a fornitori in Olanda. Gli inquirenti, infatti, hanno potuto verificare il coninvolgimento di C.A., V.A e P.R., nell'acquisto di una partita di droga sequestrata nel 2015 dalla polizia tedesca (1 chilo di cocaina e 4 chili di marijuana). V.A e P.R. furono arrestati in flagranza di reato. La seconda organizzazione ha coinvolto anche minorenni nell'attività di spaccio. In un caso, è coinvolto anche un minore di età inferiore a 14 anni. Erano le loro madri ad impiegarli nelle attività illecite.

Il sistema

C'erano richieste telefoniche con linguaggio criptico. Venivano utilizzati luoghi di consegna occasionali, nei pressi di abitazioni, scuole. La droga veniva custodita in luoghi diversi dalle proprie abitazioni, di solito nei pressi del proprio domicilio per rendere più agevole il prelievo. Gli inquirenti stimano che il traffico di stupefacenti si attestasse intorno alle 100 cessioni al giorno per ciascun sodalizio con un incasso complessivo di 4mila euro al giorno. 
 

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