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Cronaca Eboli

Irruzione in un appartamento, poi la fuga: condannato marocchino

Gli inquirenti si erano mossi dopo chiamata di un cittadino che aveva ricevuto sul proprio smartphone un sms per allarme furto scattato presso la sua abitazione.

Era stato scoperto a rubare all'interno di un'abitazione, diventa definitiva la condanna a 6 mesi per un marocchino. Era il 2016, quando la polizia arrestò F.S. in flagranza di furto aggravato in abitazione.

Il colpo

Gli inquirenti si erano mossi dopo chiamata di un cittadino che aveva ricevuto sul proprio smartphone un sms per allarme furto scattato presso la sua abitazione. All'interno, gli ambienti erano stati messi a soqquadro e una finestra risultava aperta. Uscito nuovamente dall’abitazione, la vittima notò tre individui che si allontanavano a piedi per poi salire a bordo di un’autovettura a bordo della quale proseguivano la fuga. A questo punto, l’uomo, dopo aver chiesto telefonicamente al numero “113” l’intervento della Polizia, salito a bordo della sua autovettura tentava d’inseguire i tre malfattori che, procedendo a forte velocità in direzione Campolongo di Eboli, riuscivano a far perdere le loro tracce. Nel frattempo, però, le volanti della polizia, che tramite la sala operativa erano in continuo contatto telefonico con la vittima del furto, riuscivano ad intercettare i tre ladri ponendosi al loro inseguimento. Il conducente dell’autovettura, tallonato dai poliziotti, nell’accelerare perse il controllo del veicolo andando a impattare contro un muretto posto sul margine della carreggiata. I tre scesero così dall'auto per fuggire a piedi. L'imputato attuale fu l'unico ad essere bloccato. Si trattava di un marocchino 38 anni, in Italia senza fissa dimora, sprovvisto di permesso di soggiorno. Dentro l'auto c'erano attrezzi atti allo scasso ed uno smartphone, mentre l'uomo aveva un portafogli contenente la somma contanti di circa 1500 euro, probabile provento di attività criminose. 

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