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Cronaca Eboli

Sparò ad un tunisino in strada dopo un litigio: condannato dal tribunale

L'aggressore fu arrestato dopo circa due ore. Al gip spiegò che lo straniero aveva molestato moglie e figlia e che per questa ragione, lui gli aveva sparato

Sparò ad un tunisino ad Eboli, è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione un 43enne del luogo, al termine del rito abbreviato. Quella sera, secondo le accuse, l'imputato sparò un colpo di pistola semiautomatica, una Canik calibro 9x21, alla gamba sinistra del tunisino 45enne. 

I fatti

L'uomo è stato giudicato colpevole per il reato di lesioni. Gli venivano contestati anche detenzione e porto abusivo d’armi: oltre alla pistola, sul luogo dell’agguato aveva con sé pure una tonfa, un manganello telescopico in ferro, lunga 63 centimetri. In casa i militari trovarono 16 munizioni calibro 9x21 mai denunciate. Il 5 settembre, poco prima delle 22,30, il colpo di pistola fece scattare la segnalazione ai carabinieri. L'imputato sparò nei pressi di Palazzo Massajoli. Conosceva la vittima, perchè prima entrambi si erano azzuffati. Il tunisino gli aveva mollato un pugno poi l'imputato, un commerciante, aveva estratto la pistola. Il tunisino fu subito soccorso dai sanitari del 118, che lo trasferirono in pronto soccorso a Eboli. L'aggressore fu arrestato dopo circa due ore. Al gip spiegò che lo straniero aveva molestato moglie e figlia e che per questa ragione, lui gli aveva sparato. 

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