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Cronaca Ascea

Velia, bufera sul resort in riva al mare: "È un mostro di cemento"

I senatori Ruotolo e De Petris annunciano una interrogazione parlamentare ai ministri Franceschini e Cingolani

“Aderiamo e condividiamo l'appello lanciato contro lo scempio che si sta consumando nel Cilento". È quanto scrivono i senatori Loredana De Petris e Sandro Ruotolo, che annunciano un'interrogazione parlamentare ai ministri Franceschini e Cingolani sulla trasformazione di un complesso religioso in un resort da 149 camere "all'ombra della Torre di Velia".

"È un mostro di cemento"

"La fitta schiera di pini marittimi che 'nascondevano' la vecchia struttura - scrivono i due senatori - sono stati abbattuti e adesso il mostro di cemento rappresenta in modo evidente un vero oltraggio alla bellezza e all'equilibrio di quei luoghi che ricadono anche in un'area vincolata dal Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni e in una zona dichiarata a rischio erosione. Ciò avviene in un fazzoletto di terra dove Parmenide e Zenone fondarono la scuola eleatica”.

L'interrogazione

Di qui la necessità di interrogare i ministri competenti: "Li inviteremo a verificare come è potuto accadere che il Comune di Ascea, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno su richiesta della diocesi di Vallo della Lucania abbiano concesso tutte le autorizzazioni. E inoltre chiederemo ai responsabili dei dicasteri il rispetto della 'Legge Velia', nata nel 2005 con la quale si vieta di realizzare qualsiasi opera edilizia e apportare modifiche all'assetto del territorio, per assicurare un adeguato decoro dell'area che circonda il parco archeologico”.

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