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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Estorsioni e minacce per "controllare" i bar e le slot a Scafati: 21 arresti, scacco al clan Buonocore/Matrone

Sono stati ricostruiti una serie di danneggiamenti ai danni di attività commerciali, come bar, tabacchi e sale slot, oltre ad atti minatori, con modalità tipiche della criminalità camorristica tra gli anni 2014 e 2019. Le indagini sono state avviate a metà 2017

In azione, i carabinieri del Comando provinciale di Salerno che stanno eseguendo un provvedimento cautelare, emesso dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia salernitana, nei confronti di 21 persone, 13 delle quali sottoposte a custodia in carcere e gli altri agli arresti domiciliari.

Le accuse

Le accuse, a vario titolo, sono di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo e da guerra, violenza privata e illecita concorrenza con minaccia o violenza, reati aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose. Le indagini coordinate dalla Dda di Salerno hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati in merito a una serie di danneggiamenti ai danni di attività commerciali, come bar, tabacchi e sale slot, oltre ad atti minatori, con modalità tipiche della criminalità camorristica tra gli anni 2014 e 2019. Le indagini sono state avviate a metà 2017.

I dettagli

In 13 sono finiti in carcere e 8 ai domiciliari. Sono stati seguiti anche decreti di perquisizione personale e locale per 11 indagati. L'operazione ha interessato Scafati e i comuni napoletani vicini. I carabinieri del reparto di Nocera Inferiore, con la direzione della DDA, hanno avviato gli accertamenti a seguito di un procedimento penale avviato dal 2017 dopo una serie di atti minatori e danneggiamenti a bar, tabacchi e sale slot a Scafati, con modalità camorristica. E' stato possibile appurare l'esistenza del clan Buonocore/Matrone di Scafati, di cui è promotore Giuseppe Buonocore, genero dello storico boss scafatese Francesco Matrone, alias Franchino 'a belva, attualmente in carcere. Buonocore, dalla scarcerazione avvenuta alla fine del 2016, aveva pianificato e attuato la riorganizzazioe del solidalizio per controllare a Scafati la gestione di affari illeciti in passato monitorata dal suocero, avvalendosi di parte del clan Matrone e dei rapporti criminali alleati del suocero, come Ferdinando Cirillo che ha creato un ausilio in termini di consulenza, mediazione e supporto strategico all'organizzazione. Emersi traffico di armi, controllo del settore delle slot e estorsioni ai danni di operatori economici del comprensorio con la riscossione  in contanti, alias imponendo, ai fini di lucro, forniture e servizi, in primis la collocazione delle macchine da gioco presso bar ed esercizi di ristorazione.

Lo scontro fra clan

La concorrenza nell'accaparamento delle fonti di lucro nei settori economici non ha risparmiato violenti scontri con il clan Loreto/Ridosso e il clan Cesarano, il primo autoctono e il secondo di Castellammare, attraverso reciproci attentati, tra ordigni esplosivi e colpi di arma contro negozi ed una volta contro la casa di Buonocore, episodio, quest'ultimo, mai denunciato. Poi, c'è stato l'affievolimento della lotta tra clan, con l'assetto del vertice in seno al clan Cesarano con la reggenza di Vincenzo Cesarano, cugino dello storico capoclan Ferdinando, dopo la sua scarcerazione nel 2017 e con il contestuale arresto di Luigi De Martino, Giovanni Cesarano e Raffaele Belviso. Preziose, per le indagini, le accuse di quasi tutte le vittime, per quanto subito anche dal clan Loreto-Ridosso. Ricostruite, dunque, 6 estorsioni del Clan Cesarano tra Scafati, Castellammare e Pompei, 12 estorsioni e tentate estorsioni del clan Buonocore/Matrone a Scafati e 3 estorsioni del clan Loreto/Ridosso a Scafati. Sequestrate armi e una bomba carta oltre che il materiale per confezionare gli ordigni e la droga. Ricostruite pure due tentate estorsioni per un supermercato  e una rivendita di tabacchi di Scafati. Giuseppe Buonocore, quindi, è stato arrestato per tentata estorsione e detenzione illecita di armi ed esplosivi.

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