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Cronaca Positano

Positano, scoperta evasione fiscale per oltre 14 milioni di Euro

Due responsabili di una società di commercio all'ingrosso di materie plastiche sono stati denunciati: frodata anche l'IVA per 1,6 milioni di Euro, il meccanismo utilizzato era la frode carosello

Una maxi evasione per oltre 14 milioni di Euro è stata scoperta dagli uomini della guardia di finanza della brigata di Positano: due persone, responsabili di una società di commercio all'ingrosso di materie plastiche, sono state denunciate all'autorità giudiziaria. I finanzieri, nel corso di articolate indagini, nonostante l’amministratore unico e responsabile legale della società avesse distrutto e/o occultato le scritture contabili, sono riusciti a scoprire che la stessa, mediante il meccanismo della "frode carosello", aveva evaso il fisco per 14,1 milioni di Euro, l'IVA per 1,6 milioni di Euro oltre a ritenute operate e non versate per 14.451 Euro.

La società in questione, riferiscono le fiamme gialle, era stata creata "ad hoc" affinchè potesse essere interposta fittiziamente nei rapporti con clienti e fornitori, mettendo appunto in atto una colossale frode carosello. Una truffa che aveva varcato anche i confini regionali: la società in oggetto infatti, con il ruolo di "Missing Trader", si era interposta tra società regolari e reali beneficiari non solamente della merce ma anche della condotta fiscalmente vietata. La società di distribuzione all'ingrosso di materie plastiche infatti da un lato, riceveva fatture false da “società di fatto esistente” e, dall’altro, emetteva fatture per operazioni inesistenti nei confronti dei clienti finali.

Una truffa che, come ricordato, ha superato i confini della regione Campania: i finanzieri hanno infatti individuato le società beneficiarie in varie regioni d'Italia tra cui la Campania stessa, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. In sostanza la vendita solamente “cartolare” mediante false fatture era finalizzata a regolarizzare acquisti avvenuti da paesi comunitari (Austria) che, in quanto tali, non permettono la detrazione dell’IVA.

Due responsabili sono stati quindi denunciati all'autorità giudiziaria per violazione degli articoli 5 (omessa dichiarazione), 8 (emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti) e 10 (occultamento o distruzione di scritture contabili) del D. Lgs. n. 74/2000.

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