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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Expo 2015, diffida alla Ue dall'Aicat di Salerno per lo Stand del Vino

Baselice: "Lo stand del vino di EXPO 2015 è un’iniziativa che risponde ad una logica di marketing commerciale che tende a frenare il trend negativo del mercato del vino con un evidente intento di fidelizzare tra i bambini i futuri consumatori"

Già era stato annunciato all'Alcohol Prevention Day del 16 aprile scorso a Roma: l’Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali ha presentato nei giorni scorsi una formale diffida preventiva a tutela dei minori al Parlamento Europeo, alla Commissione Europea DG Sanità e Sicurezza alimentare, al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, al Ministero della Salute, al Ministero delle Politiche Agricole, all’Autorità Europea per la sicurezza alimentare, al Commissario Expo e alla Procura della Repubblica di Milano. e nella sentenza della Corte Scopo è accertare e far rispettare che ogni informazione inerente alle bevande alcoliche rivolta al pubblico nel Padiglione del Vino di EXPO Milano 2015 sia coerente con le prescrizioni contenute nell'articolo 13 della Legge 125/01 di Giustizia  dell’Unione Europea del 6 settembre 2012. "Nel provvedimento, presentato dagli avvocati Freda e Corrente di Salerno, l’associazione invita e diffida i soggetti interessati, ciascuno per la parte di propria competenza, ad adottare gli atti e i provvedimenti opportuni al fine di rimuovere immediatamente ogni iniziativa che possa influenzare il comportamento dei minori in relazione all’uso dell’alcol, adottata presso il suddetto Padiglione EXPO 2015- fanno sapere dall'Aicat - in subordine, a fornire una informativa corretta, che evidenzi e sottolinei i rischi e i pericoli dell’alcol ed escluda, con determinatezza, qualsiasi effetto benefico del vino e degli alcolici in generale".

 

“Lo stand del vino di EXPO 2015 è un’iniziativa che risponde ad una logica di marketing commerciale  che tende a frenare il trend negativo del mercato del vino con un evidente intento di  fidelizzare tra i bambini i futuri consumatori – spiega Aniello Baselice, presidente dell’Aicat – Ciò contravviene ai principi di tutela dei minori, poiché alimenta  un’operazione di disinformazione, di manipolazione culturale oltre che di rischioso condizionamento della sfera psicologica ed emotiva dei minori che mira a normalizzare il consumo in famiglia come fattore di  benessere  e addirittura di promozione della salute. Le più recenti ed autorevoli evidenze scientifiche diffuse a livello internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e rilanciate in Italia dall’Osservatorio Nazionale sull’Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità sulla natura tossica, cancerogena e psicoattiva dell’alcol  smentiscono clamorosamente i presunti effetti salutari legati ad un consumo anche minimo di vino e di altre bevande alcoliche”. “Le bevande alcoliche non sono un prodotto benefico - conclude Baselice - soprattutto per i bambini e i minori di 21 anni a causa della loro vulnerabilità cerebrale all’alcol e all’immaturità del sistema enzimatico che lo metabolizza".

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