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Cronaca

Pastificio Antonio Amato: la società fallisce, ma la produzione continua

Gli Amato perdono ufficialmente la titolarità della società, ma il pastificio non cessa la sua attività. Tutelati i 140 lavoratori e la produzione dell'azienda

Fallisce la società, ma non cessa la produzione del pastificio Antonio Amato. Accanto alla triste notizia del fallimento ufficiale dello storico opificio salernitano, dichiarato dalla sentenza emessa, ieri mattina, dal collegio del Tribunale fallimentare presieduto da Salvatore Russo, non sono mancate rassicurazioni circa la salvezza del marchio e la tutela dei 140 dipendenti dell'azienda. Non subito, ma il prossimo lunedì, a causa di una disinfestazione programmata prima del verdetto giudiziario, infatti, riprenderà a funzionare la macchina produttiva.

E salvo risulta pure il contratto di fitto del mulino stipulato con l’imprenditore Giovanni Giudice. A quest'ultimo, adesso, spetta la decisione di continuare o meno a tenere le redini dell'azienda per i prossimi 36 mesi, rispettando l'accordo. Se Giudice facesse marcia indietro, subentrerebbe il curatore fallimentare, Luigi Amendola.

Intanto il Tribunale nella sentenza ipotizza che "la Amato spa sia stata amministrata da altri che non fossero i reali amministratori, i quali hanno posto in essere una serie di atti al solo fine di abusare del concordato preventivo". Tanti i nodi ancora da sciogliere sulla vicenda, dunque, ma la produzione continua.

 

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