Fallimento pastificio Amato, 28 rinviati a giudizio

Ventotto persone rinviate a giudizio per il crac del pastificio Antonio Amato, quattro patteggiamenti ed un rito abbreviato: questa la decisione del giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Salerno Franco Attilio Orio. Il pronunciamento del giudice è arrivato nella serata di ieri. La prima udienza è stata fissata per l'11 febbraio 2013. Tra i rinviati a giudizio figurano Paolo Del Mese, ex deputato della DC e sottosegretario al commercio estero e alle partecipazioni statali durante i governi Andreotti e presidente della commissione finanze durante l'ultimo governo Prodi, Antonio Anastasio, già capogruppo in consiglio provinciale del Pdl Principe Arechi, Simone Labonia, già presidente della Salerno Patrimonio.

Per Anastasio e Labonia è stata respinta la richiesta di patteggiamento. Richiesta che è stata, invece, accolta per Giuseppe Amato junior, condannato ad una pena di 3 anni e 6 mesi, per il fratello Antonio, condannato a 1 anno ed 11 mesi, per lo zio Antonio condannato a 3 anni e per Mario Del Mese, nipote di Paolo, condannato ad una pena di 2 anni e 10 mesi. Tra i rinviati a giudizio anche il presidente del consiglio nazionale dei dottori commercialisti Claudio Siciliotti. L'accusa è per tutti, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta. Accuse che, ovviamente, ora dovranno passare al vaglio dei dibattimento.

L'inchiesta della guardia di finanza portò nel giugno scorso all'arresto di Mario e Paolo Del Mese, Giuseppe Amato jr, Simone Labonia e Antonio Anastasio, tutti implicati, secondo l'accusa, nel crac dello storico pastificio salernitano. Le casse del Pastificio Amato sarebbero state oggetto di uno di svuotamento a favore di persone che non avevano alcun titolo a ricevere denaro. Sono ora in 28 rinviati a giudizio: il processo inizierà l'11 febbraio 2013.