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Cronaca Angri

Operazione Fake Dop, sequestrate 30 tonnellate di falso San Marzano

Maxi operazione, in parte ancora in corso, della guardia di finanza della compagnia di Scafati: sequestrati 55mila vasetti recanti un falso marchio di "Pomodoro San Marzano DOP". Indagato un imprenditore

Trenta tonnellate di falso pomodoro San Marzano DOP: questo il bilancio di una maxi operazione,denominata FAKE DOP, messa a segno (e in parte ancora in corso) dagli uomini della guardia di finanza della compagnia di Scafati. I sequestri sono avvenuti presso i depositi di una industria conserviera operante ad Angri e a Sant'Antonio Abate, in provincia di Napoli e ha riguardato 55mila vasetti di falso pomodoro San Marzano DOP, per un totale appunto di 30 tonnellate di prodotto, che sul mercato avrebbero fruttato una somma intorno ai 150mila Euro.

Le indagini vedono coinvolta una ditta di commercializzazione di prodotti alimentari e l'imprenditore titolare della stessa. Secondo quanto emerso dalle indagini dei finanzieri e reso noto a mezzo comunicato stampa l'uomo, per rendere più appetibile dal punto di vista commerciale il prodotto e per ottenere più lucrosi introiti, non si è fatto scrupolo ad etichettare prodotti con il proprio marchio asseverandoli quali San Marzano DOP.

Ad accorgersi dell'anomalia alcuni militari della guardia di finanza, che in un esercizio commerciale hanno notato alcuni vasetti recanti il marchio San Marzano DOP: a far sorgere i primi sospetti una data di scadenza troppo differita rispetto a quella di produzione e rispetto alle normali prassi commerciali del settore.

Le fiamme gialle hanno quindi avviato un riscontro con l'istituto mediterraneo di certificazione agroalimentare, organismo competente per la certificazione del marchio DOP del pomodoro San Marzano. Dal controllo è emerso che "l’industria conserviera produttrice, che aveva ricevuto l’autorizzazione per la produzione di San Marzano DOP in una data diversa da quella riportata sui vasetti, non ne aveva prodotto nelle date riportate sui vasetti, che sono stati sequestrati".

La guardia di finanza ha quindi prontamente ricostruito la filiera commerciale ed ha individuato tanto l’azienda di commercializzazione quanto l’industria produttrice, presso la quale sono state rinvenute in deposito e sequestrate sia ulteriori conserve recanti la falsa dicitura pomodoro San Marzano DOP, sia conserve destinate al mercato estero con etichette riportanti la dicitura Il vero San Marzano, idonea a creare confusione nel consumatore circa l’origine tutelata del prodotto.

I militari hanno inoltre sequestrato conserve prive del codice produttore - lotto produttivo, obbligatorio per legge ai fini della tracciabilità e pronte ad essere destinate ad operazioni di frode e contraffazione analoghe a quelle dei prodotti già etichettati e codificati quali San Marzano.

In ogni caso l’industria conserviera, amministrata dal padre dello spregiudicato imprenditore, è risultata estranea alle condotte delittuose di quest'ultimo, in quanto autorizzata alla produzione di San Marzano DOP, regolarmente codificato e venduto alla ditta di commercializzazione del figlio. Era quest’ultimo che provvedeva alle alterazioni su ulteriori partite di prodotto di qualità ROMA, in modo da incrementare il proprio giro d’affari, a danno degli inconsapevoli clienti.

Sono in corso ulteriori sequestri in vari esercizi commerciali del salernitano, già individuati quali clienti della ditta di commercializzazione, risultati all’oscuro della frode ed a loro volta vittime del meccanismo ideato dall’imprenditore. I controlli verranno estesi anche agli altri clienti in territorio nazionale, allo scopo di impedire ulteriori danni ai consumatori.

 

 

 

 

 

 

 


 

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