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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cava de' Tirreni

Finti matrimoni per il permesso di soggiorno: sgominata l'organizzazione a Cava

E' stato arrestato G.S. classe '67 ed originario di Nocera, mentre è riuscita a rendersi irreperebile una sua complice marocchina, forse fuggita nel suo paese d'origine

Dopo lunghe indagini del Commissariato di Cava, è stato arrestato G.S. classe '67 ed originario di Nocera, mentre è riuscita a rendersi irreperebile una sua complice marocchina, forse fuggita nel suo paese d'origine. L'accusa per entrambi è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina attraverso la celebrazione di matrimoni di comodo e l'uso di atti falsi per permettere l'ingresso di clandestini nella comunità europea. Indagate in tutto 34 persone, straniere ed italiane, residenti a Cava e in comuni limitrofi per il traffico illecito emerso dalle indagini. Da un anno, il Commissariato di Cava ha avviato una serie di accertamenti per verificare la convivenza tra stranieri ed italiani convolati a nozze all'estero per poi rientrare in Italia ed avere il permesso di soggiorno.

Gli inquirenti hanno scoperto l'esistenza di un'organizzazione criminale che, dietro ingenti somme di denaro, celebravano i matrimoni di comodo per far ottenere a clandestini marocchini il permesso: dal 2012, ben 19 i falsi sposalizi accertati. I marocchini pagavano fino a 10 mila euro agli organizzatori che procuravano i documenti necessari per la celebrazione e, talvolta,  si occupavano anche dei banchetti nuziali. In particolare, G.S. e la sua complice mettevano addirittura a disposizione appartamenti per le neocoppie che vi abitavano temporaneamente per ottenere la residenza anagrafica e far risultare veritiera la loro unione. Gli organizzatori fornivano agli extracomunitari clandestini anche una sorta di "pacchetto di servizi" durante il periodo necessario per ottenere il permesso di soggiorno, fornendo cibo, schede telefoniche, cellulari, per renderli "invisibili" e scongiurare controlli. Uomini e donne italiane con problemi economici, venivano reclutati dai malviventi per sposarsi con i marocchini per poche migliaia di euro: anche su di loro pesa l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Tra gli indagati, anche una donna straniera ma con permesso di soggiorno, complice di G.S. e già moglie fittizia di un marocchino che ha funto da intermediaria perchè anche sua figlia si prestasse a sposarsi con un extracomunitario irregolare. Al momento dell'arresto G.S. ha tentato di fuggire ma è stato bloccato dagli agenti nel suo garage: per lui gli arresti domiciliari e il divieto di espatrio. Diverse le perquisizioni, intanto, per le indagini coordinate dal sostituto procuratore Mafalda Daria Cioncada che hanno consentito di smantellare l'organizzazione.

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